Briatore affetto da Covid

Flavio Briatore, il titolare del billionaire di Porto Cervo è ricoverato da ieri al San Raffaele.

Flavio Briatore era ormai tra i campioni del negazionismo, per evidenti meri interessi economici. Se il pubblico teme il virus, al suo locale, a lasciare qualche migliaio di euro a sera, non ci si va; si spiegano così l’accanimento nel sostenere l’inutilità delle mascherine, del distanziamento, che il virus “me l’ha detto Zangrillo, è poco più di un’influenza” e via discorrendo nel repertorio.

Ebbene da ieri Briatiore è ricoverato al San Raffaele nel reparto “solventi”, cioè coloro che, potendo pagare, hanno un trattamento diverso da noi comuni mortali. Secondo l’Espresso, che stamane è ripreso finanche da Libero, il motivo sarebbe essere positivo al Covid e non solo sintomatico, ma in condizioni di certo non lievi,

Ieri sera ad in Onda, mentre Telese e Parenzo davano la notizia battuta da tutte le agenzie di stampa, una Santanchè inarrestabile, prima affermava che Briatore -che le aveva parlato tre volte nella giornata- non aveva accennato al Covid, ergo aveva solo una prostatite, poi di fronte all’ultim’ora battuta dalla 7 “Santanchè dichiara che Briatore non ha il Covid” improvvisamente partiva con “ma io non ho detto questo” ed ha continuato interrompendo tutti, disturbando la trasmissione e comportandosi come chi è in evidente stato emozionale e di confusione, che però non le ha impedito di attribuire la colpa della diffusione ai migranti.

Contestualmente è arrivata l’ulteriore notizia che su 90 tamponi effettuati tra dipendenti e fornitori abituali del billionaire, ben 63 erano risultati positivi, con più del 60% di infetti in azienda, titolare compreso, evidentemente i protocolli di sicurezza sono stati lungi da essere rispettati.

Tra i dettagli emersi, tornando al ricovero di Briatore, disposto, sembra, dal Zangrillo, si è appreso che molti dipendenti del San Raffaele avrebbero manifestato preoccupazione per i pericoli che un positivo (Briatore) potrebbe rappresentare in un reparto non adeguatamente attrezzato. 

Se la gestione della Sanità d’eccellenza lombarda è questa, è chiaro perchè è successo tutto ciò che è accaduto. Ammalati di Covid in strutture non confacienti e pericolosi per l’incolumità di altri pazienti e personale sanitario solo perchè pagano o sono amici degli amici, e tutto si spiega fin troppo chiaramente, cominciando dalla strage nelle Rsa.

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