Camilleri: nasce a Roma il suo Fondo

Nasce un Fondo Camilleri per volontà della famiglia, era un suo sogno, non perdere le sue memorie.

Maria Catalano Fiore

Conservare la memoria, uno dei suoi problemi negli ultimi anni, anche la vista, ma conservare la lucidità di più. Ed è per questo che il suo “Gineceo” rimasto, le tre figlie e la segretaria, a cui si è aggiunta l’archivista Patrizia Severi, hanno finalmente trovato lo spazio in cui saranno conservati materiali editi ed inediti dello scrittore con l’idea di tutelare e rendere sempre più accessibile la sua eredità culturale.

Un vero tesoro, che solo chi lo ha conosciuto ed ha avuto accesso nel suo studio può comprendere. Un “tesoro”, meticolosamente inventariato e catalogato, che dopo l’eliminazione di fogli di giornale e roba realmente inutile è composto da 120 faldoni contenenti testi diversificati tra loro.

Andrea Camilleri nella sua lunga vita (1925-2019) si può dire che ha fatto di tutto, non è stato solo il padre del Commissario Montalbano, ma scrittore, sceneggiatore, regista teatrale, drammaturgo, docente universitario.

Il suo Gineceo, peccato che la moglie Rosetta dello Siesto, dopo 62 anni di matrimonio sia morta poco tempo dopo di lui, le figlie Mariolina, Andreina ed Elisabetta. che lo hanno reso nonno e bisnonno, e la sua storica segretaria hanno messo in ordine il materiale di 60 regie, 30 copioni teatrali, foto di sala, di scena, recensioni, corrispondenze con gli autori delle opere e poi 300 sceneggiature, adattamenti radiofonici e televisivi, oltre naturalmente alle sceneggiature di Montalbano.

Camilleri era molto riservato sul suo privato, ma affermava sempre che incontrare Rosetta era stata la sua fortuna. Rosetta dello Siesto era milanese, trasferita a Roma per frequentare l’Università La Sapienza, poi ha conosciuto Camilleri e appena laureata ha pronunciato il si. Sempre al suo fianco e sua consigliera

Andrea Camilleri e Rosetta negli studi Rai nei primi anni del 1950

Questo il “Fondo Andrea Camilleri”, spiegato in sintesi dal suo storico editore Antonio Sellerio. Un fondo ricco di storia e particolarmente interessante.

Questa raccolta/ Fondo è stata inaugurata il 6 giugno a Roma alla presenza del ministro della cultura Dario Franceschini che ha ribadito il suo “Grazie, grazie, grazie” ad ognuna delle tre figlie dello scrittore per questo regalo fatto al Paese. Con lui anche il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, fratello del “Montalbano” e il Sindaco Roberto Gualtieri.

Esaminando questo fondo forse si riesce realmente a capire cosa passava nella testa, cervello, memoria di Camilleri: un Universo” un vero tesoro che archiviava, corrispondenze e testi inediti con Vitaliano Brancati, Primo Levi, Raffaele La Capria, Angelo Ripellino.

Tanto il patrimonio fotografico, foto di scena e non da rivedere e riscoprire grandi attori con immenso piacere come questa con Lia Zoppelli e Gianrico Tedeschi degli anni 60. O inizio anni 70 con Peppino De Filippo.

Infine la corrispondenza famigliare dopo il suo arrivo a Roma e la sua prima regia.

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