Caso Consip, assolti Tiziano Renzi, Luca Lotti, Italo Bocchino ed altri quattro
Condannati due ufficiali del Carabinieri
Gianvito Pugliese
L’ VIII sezione penale del tribunale di Roma ha assolto con formula piena “non aver commesso il fatto” o “il fatto non costituisce reato” il papà di Matteo Renzi, Tiziano, l’ex ministro dello sport Luca Lotti e l’ex parlamentare Italo Bocchino, come pure l’imprenditore Alfredo Romeo. Erano questi i quattro imputati di spicco per ruoli ricoperti e notorietà.
Sono stati assolti anche altri quattro rinviati a giudizio, Emanuele Saltalamacchia, ex comandante dei carabinieri della Regione Toscana, Filippo Vannoni, ex presidente di Publiacqua a Firenze, il manager Stefano Massimo Pandimiglio, manager e Carlo Russo, dirigente.
Condannati invece Giampaolo Scafarto, ex maggiore del Noe (Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri) ad un anno e sei mesi, e Alessandro Sessa, già colonnello dell’Arma, a tre mesi di reclusione. I due dovranno risarcire al Ministero della Difesa 50mila euro.
L’inchiesta sulla Consip (la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana) era partita nel 2016 e si era concluda con il rinvio a giudizio di dieci imputati, a vario titolo, per traffico d’influenze illecite,
millantato credito, tentata estorsione, falso e favoreggiamento.
Il rappresentante della Pubblica accusa, il pm Mario Palazzi, nella requisitoria aveva chiesto otto condanne e due assoluzioni, di cui una per Tiziano Renzi. Per Lotti e Bocchino richiesta pena ad un anno di reclusione, e due anni e sei mesi per l’editore Romeo.
Al momento né accusa, né la difesa dei due condannati ha annunciato ricorso in appello. Si saprà dopo il deposito delle motivazioni della sentenza del tribunale.
Auguri al direttore del Riformista, Matteo Renzi, per l’assoluzione del padre.
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