Caso Regeni: quattro 007 egiziani a giudizio.
Conferenza stampa della famiglia nel giorno della richiesta di rinvio a giudizio per quattro 007 egiziani.
La Redazione
Notificati quattro avvisi di chiusura delle indagini nei confronti di altrettanti agenti dei servizi segreti egiziani. Per il PM, sono state raggiunte prove certe de fatto che Regeni fu ripetutamente sottoposto a torture con lame e bastoni ad opera dei quattro. Ai quattro sono contestati i reati di sequestro di persona pluriaggravato, concorso in omicidio aggravato e concorso in lesioni personali aggravate. Nei confronti di un quinto agente indagato è stato chiesto il proscioglimento.
La madre di Giulio Regeni, la signora Paola in una conferenza stampa tenuta alla Camera nel giorno della chiusura delle indagini ha dichiarato:” Niente ci ferma. La nostra lotta di famiglia è diventata una lotta di civilità per i diritti umani, che è come se agisse Giulio. Giulio è diventato uno specchio che riverbera in tutto il mondo come vengono violati i diritti umani in Egitto ogni giorno”.
Il padre di Giulio Regeni ha aggiunto: ” Da quando nel 2017 è stato rinviato l’ambasciatore italiano durante il governo Gentiloni “uno degli scopi era la ricerca di verità e giustizia per nostro figlio Giulio. Purtroppo questo punto è stato messo in secondo piano dando priorità alla normalizzazione dei rapporti tra Italia ed Egitto e a sviluppare i reciproci interessi in campo economico, finanziario e militare, vedi la recente vendita delle fregate, e nel turismo, evitando di affrontare qualsiasi scontro. L’atteggiamento dell’ambasciatore Cantini è una chiara dimostrazione di tutto ciò“. Ha quindi richiesto che l’ambasciatore venga richiamato in Italia.
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