Cicca nelle consultazioni.

Grillo farà parte della delegazione pentastellata a colloquio da Draghi

GP

Non è una notizia di quelle che ti tirano giù dal letto per scriverla. Però se nell’universo pentastellato è stata letta come un terremoto di portata biblica, per tutti gli altri è certamente una novità inaspettata.

Beppe Grillo per la prima volta in assoluto decide di far parte della delegazione del Movimento ed andare al colloquio con Mario Draghi.

Grillo si era sempre astenuto da gettarsi nell’agone delle attività strettamente tecniche della vita del Movimento. Perchè lo ha fatto si chiedono in molti? Il fascino di SuperMario è tale da indurre a modificare la linea del rapporto tra Beppe Grillo ed il Movimento da lui fondato insieme a Casaleggio? E’ la domanda che in molti si sono posti.

In realtà Grillo da papà del Movimento che lo ha visto nascere e lo ha seguito in tutte le sue fasi, vivendo trionfi e cadute, credo abbia sentito per la prima volta concretamente “puzza” di scissione. E’ sceso da Genova a Roma per essere accanto ai suoi in un movimento delicato che richiede la sua presenza. Non so se sarà sufficiente a far desistere Di Battista e la Lezzi dagli intenti secessionisti. Ma, piaccia o meno, la mossa di Grillo indurrà i senatori tentennanti a ragionare molto più approfonditamente prima di compiere un passo che in questo momento risulta davvero grave. Non sposta più di tanto in percentuale i numeri della maggioranza a sostegno del Governo Draghi, ma sarebbe un problema di una qualche entità nel Movimento.

Sbaglierò, ma il gesto del padre nobile pentastellato lo leggo così.

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