Continua l’odissea di Eitan

I parenti del padre accusano il nonno di fare al piccolo il lavaggio del cervello

La redazione

Hagai Biran, zio del piccolo, unitamente a sua moglie ha incontrato oggi Eitan a casa del nonno, Shmuel Peleg. La visita è stata possibile grazie alle iniziative del governo di Israele sul nonno di Eitan.

Shamuel Peleg è stato estremamente critico nei confronti della giustizia italiana per aver aeesnato alla zia paterna la tutela legale del piccolo.

Dal canto loro gli zii paterni, hanno convenuto con gli addetti del consolato italiano in merito alle buone condizioni di salute di Eitan, ma allo stesso tempo si sono dichiarati estremamente preoccupati per lo stato mentale del piccolo, sostenendo che viene sottoposto dal nonno ad un vero e proprio lavaggio del cervello.

Forse Domenica arriverà in Israele la tutrice del bimbo, la zia paterna Aya, ma non è ancora confermato.

Intanto si fa strada l’ipotesi che dietro il rapimento del bambino ad opera del nonno ci siano grossi interessi economici: l’amministrazione dell’eredità e del risarcimento delle assicurazioni della funivia per il decesso dei genitori.

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