Costa: “rivedere i bollettini è opportuno”

“C’è condizione per arrivare a due report a settimana”

La redazione

Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, che fa parte politicamente della squadra di Maurizio Lupi: ” E’ opportuno arrivare a un bollettino anche con un approfondimento dei dati, dire con chiarezza quanti sono i positivi vaccinati, quanti i non vaccinati e quante dose hanno ricevuto. Così si fa operazione di trasparenza, penso che ci siano le condizioni per arrivare a due bollettini Covid a settimana. Credo che sia opportuna una riflessione e una revisione. Dobbiamo anche lanciare dei messaggi rassicuranti ai cittadini che hanno aderito in maniera importante alla campagna vaccinale e hanno seguito in maniera rigida le regole Dobbiamo soffermarci invece sul dato delle ospedalizzazioni e dei ricoveri in terapia intensiva che sono quei numeri che mettono in crisi gli ospedali”.

Ieri sono state effettuate 700mila vaccinazioni, un dato importante che testimonia che la macchina sul territorio funziona. Per quanto riguarda i più piccoli, le vaccinazioni sono partite dopo le altre, ma siamo arrivati oggi al 18% di vaccinati, una percentuale importante. Io credo che l’obiettivo sarà raggiunto”.

I merito all’ipotesi delle vaccinazioni a scuola: “E’ una posizione che ho preso già da molti mesi perché ritengo che le scuole possano essere un luogo naturale dove procedere con la campagna vaccinale, basterebbe dotare gli istituti di vaccinatori e di personale in grado di farlo”.

Sulla revisione dei componenti del Comitato tecnico scientifico (Cts), con l’entrata di Matteo Bassetti o di Francesco Vaia: “Io credo che le diverse opinioni siano un valore aggiunto. Così come ha fatto la maggioranza sui diversi provvedimenti approvati, anche all’interno del Cts le decisioni sono emerse in maniera unanime e condivisa. Guai a pensare che chi ha opinioni diverse debba essere sostituito. Bassetti? Sicuramente può portare un contributo importante, ma non è un problema di nomi”.

Sul calcio: “C’è un percorso avviato con questo mondo, in questi casi occorre creare omogeneità nel Paese. Quindi stabilire regole e protocolli precisi e per questo c’è un percorso avviato con la Lega Calcio, le Regioni e il ministero della Salute. Confido che nei prossimi giorni si possa arrivare a un nuovo protocollo che farà chiarezza. Si parla di una percentuale del 30-35% di contagiati nelle squadre e potrebbe essere un parametro che ci permetta di arrivare ad una mediazione“,

Tutto bene e su quasi tutto d’accordo…. ma…. Temiamo però che da politico scafato. è stato anche sindaco di Beverino, abbia perso il contatto con il popolo, la gente comune, alla quale non gliene può importare di meno del tasso di ospedalizzazione e di occupazione delle terapie intensive, Interessa, principalmente, sapere quanti contagiati ci sono stati e misurare di conseguenza il suo rischio di contagiarsi. Sbaglieremo, ma sembra che da quando, da sotto diecimila giornalieri siamo sempre sopra i centomila, spesso e volentieri superando i duecentomila, il problema siano diventati non i contagi, ma i bollettini, che da due anni trasmettono i dati giornalmente.

Speriamo che ci ripensino, anche se abbiamo imparato a nostre spese che quando il Governo prende una strada sbagliata, allora è l’unica volta che non recede e mostra i denti, forse per compensare quante volte si deve abbassare le brache di fronte all’arroganza di alcuni leader della fantomatica maggioranza.

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