Cresce il caso Eitan

Indagata la nonna materna insieme all’ex marito

La redazione

La Procura della Repubblica di Pavia ha indagato per il sequestro del piccolo Eitan anche la nonna materna, Etty Peleg, ex moglie di Shmuel Peleg.

Com’è noto il piccolo Eitan Biran, di sei anni, unico superstite della tragedia del Mottarone in cui perse i genitori, è stato affidato alla zia paterna Aya, tutrice legale del bambino (in foto di copertina). Il nonno materno Shmuel Peleg, venuto da Israele per una visita al bimbo, durante una breve passeggiata ha “rapito” il nipote raggiungendo Lugano. da dove con un volo privato è arrivato in Israele.

Con lui era venuta a Pavia anche la ex moglie Etty Peleg, nonna materna del bimbo, che però è ripartita per Israele un giorno prima del rapimento. Gli inquirenti sospettano che la donna fosse complice dell’ex marito nel rapimento. Il ruolo della donna comunque è tutto da verificare.

Shmuel Peleg quando è andato a trovare il nipote prima della fuga parcheggiò l’auto a distanza dalla sua residenza, Si sospetta che in auto potessero essere rimasti complici del sequestro. La Procura prosegue le indagini.

Or Nirko, marito di Aya Biran, zia paterna affidataria del piccolo Eitan ha dichiarato. “La famiglia Peleg trattiene Eitan come i soldati dell’esercito israeliano sono tenuti prigionieri nelle carceri di Hamas. La famiglia Peleg si rifiuta di dire dove il bambino si trova. Lo nascondono in una specie di buco”. Dichiarazione tutta da verificare.

Il governo israeliano ha dichiarato di riconoscere la competenza esclusiva del Tribunale e della Procura di Pavia, relativamente all’affidamento e alle indagini per la sottrazione del minore.

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