Daniele Franco: “Il debito pubblico va utilizzato con cautela”

Per il ministro dell’economia: “Alti livelli riducono i margini di flessibilità”

La redazione

Il braccio destro di Mario Draghi, Daniele Franco (in copertina): “Il debito pubblico è uno strumento molto importante, da utilizzare con una certa cautela”. Il ministro dell’Economia ha colto l’occasione di una lectio magistralis, presso la Fondazione Collegio Carlo Alberto, sulle politiche di bilancio in tema di emergenza. Una giornata di studi in onore della memoria di Onorato Castellino.

Franco ha proseguito spiegando che i governi troppo spesso reagiscono alle crisi emergenziali utilizzando come lo strumento principe la spesa pubblica. Ma il ricorso al debito pubblico, quando raggiunge livelli alti (come in Italia) arreca grossi problemi e riduce ulteriormente i margini di flessibilità. “Noi – ha concluso il ministro – lo sappiamo bene”.

Il debito pubblico italiano a giugno segnava un nuovo record, ed era pari 2.766,4 miliardi. Il Pil del Paese secondo l’Istat al primo trimestre 2021 era al -7,6%. Una situazione non certo rosa, in cui il governo Draghi ha leggermente migliorato il dato, ma con l’eredità che si è ritrovato non poteva fare certo miracoli. Nel mentre, in campagna elettorale sentiamo già partiti, in vena di accattonaggio di voti, chiedere pesanti sforamenti di bilancio, che aumenterebbero il debito pubblico, tanto poi paga Pantalone, ovvero noi cittadini. Una ragione per non volere l’Europa tra le scatole, visto che ha il brutto vizio di controllare i bilanci dei Paesi membri e contenere il debito a nostro carico.

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