Djokovic vince il primo set dinanzi al Tribunale

Gianvito Pugliese

Il giudice Anthony Kelly della Melbourne Federal Circuit Court ha ordinato il rilascio di Novak Djokovic, che dopo la revoca del permesso d’ingresso in Australia, a causa della mancata vaccinazione, era stato rinchiuso in un centro di detenzione a Melbourne.  

Dal Tribunale l’ordine al governo australiano di attuare il rilascio entro 30 minuti, di consegnare il passaporto e gli effetti personali, Con condanna dello Stato australiano alle spese legali.

Un set aggiudicato ed al momento Djokovic potrebbe giocare gli Australian Open, il cui avvio è previsto lunedì prossimo.

Ora dopo questo primo set vinto non sul campo da tennis, ma sul campo della giustizia, sta da vedere come il Governo australiano giocherà il suo turno di battuta. Per Christopher Tran, legale del governo australiano l’Australia potrebbe ancora ordinare l’espulsione di Djokovic: ” il ministro per l’Immigrazione ha il potere di espellerlo” ed il caso di espulsione, Djokovic non potrebbe rientrare in Australia per tre anni.

Se la prossima palla il governo la gioca così, gioco, set, partita! Djokovic k.o. E, se è vero che mi dispiacerà non vederlo giocare (in televisione ovviamente), è altrettanto vero che Djokovic dovrebbe assumere atteggiamenti più maturi e responsabili e che ciò che, purtroppo, gli permettono di fare in Serbia, dove ha privilegi incompatibili con una democrazia matura, non può assolutamente fare in altri Paesi, a cominciare dall’Australia, che però, voltando la pagina, male ha fatto a concedergli inizialmente il visto, salvo revocarlo sotto pressione della pubblica opinione contraria a privilegi. Considerazione quest’ultima che non dovrebbe essere estranea alla decisione del giudice Anthony Kelly.

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