Episodio di intolleranza a Gerusalemme: uno dei due responsabili ha 17 anni
Arrestati due ebrei ortodossi per aver sputato e insultato un religioso cristiano, mentre la comunità internazionale esprime condanna e solidarietà.
Rocco Michele Renna
Gerusalemme, una città ricca di storia e di significato religioso, è stata teatro di un nuovo episodio di intolleranza che ha scosso la comunità internazionale. La polizia israeliana ha reso noto che due ebrei ortodossi sono stati arrestati per aver sputato ed insultato un religioso cristiano nella Città Vecchia. La vittima di questa aggressione è l’abate Nikodemus Schnabel, dell’abbazia dei benedettini.
L’incidente, verificatosi recentemente e denunciato prontamente alla polizia, ha visto un intervento rapido delle forze dell’ordine che sono riuscite a individuare e fermare i due responsabili. Sorprendentemente, uno dei responsabili ha solamente 17 anni, sollevando interrogativi sulla formazione di tali atteggiamenti nelle giovani generazioni.
Attualmente, i due aggressori si trovano agli arresti domiciliari, mentre la polizia ha sottolineato la sua politica di tolleranza zero verso episodi di questa natura. Tuttavia, la condanna non si è limitata alle autorità locali; la comunità internazionale ha espresso la propria indignazione di fronte a questo gesto di intolleranza.
Wadie Abunassar, coordinatore del Forum dei cristiani nella Terra Santa, ha denunciato l’aggressione e ha chiesto alle autorità israeliane di agire con fermezza contro gli aggressori, condannando senza riserve tali comportamenti. Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha condannato l’episodio definendolo “un altro brutto incidente“, sottolineando la piena libertà di culto garantita dalla legge israeliana.
L’abate Schnabel, la vittima di questa aggressione, ha dichiarato che i video dell’incidente stanno ricevendo una pubblicità non cercata e ha sottolineato l’importanza della preghiera per la pace e la riconciliazione in una regione segnata da tensioni storiche.
Anche il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha condannato l’atto di intolleranza e ha espresso la solidarietà del Governo italiano nei confronti dell’abate Schnabel. Tajani ha sottolineato l’importanza del rispetto della convivenza tra popoli e religioni in Terra Santa, ribadendo la priorità della libertà di religione.
In un contesto in cui la diversità religiosa è parte integrante del tessuto sociale, episodi come questo pongono l’accento sulla necessità di promuovere la tolleranza e il rispetto reciproco tra le comunità religiose presenti a Gerusalemme. La speranza è che gesti di intolleranza come questo siano condannati senza riserve e che si lavori attivamente per costruire un clima di comprensione e coesistenza pacifica.
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