Facebook autorizza i post violenti contro invasori
Esclusi, però, i capi di Stato.
La redazione
Oggi in Russia entrano in vigore le restrizioni su Instagram.
Meta, la società madre di Facebook ha risposto alla provocazione russa annunziando, ieri, modifiche alla sua policy sulla moderazione, che consentiva agli utenti di alcuni Paesi di invocare la violenza contro gli aggressori nel contesto della guerra in Ucraina.
Meta ha precisato che nelle nuove linee guida, che entreranno in vigore oggi, continuano ad essere sono vietati post che chiedono la morte o l’assassinio di un capo di stato.
La mossa arriva dopo che la piattaforma, giovedì scorso ha reso noto che avrebbe consentito temporaneamente agli utenti di invocare la violenza contro i soldati russi nel contesto della guerra.
Meta aveva finanche consentito agli utenti in Russia, Ucraina e Polonia, di inviare appelli alla morte del presidente russo Vladimir Putin o del presidente bielorusso Alexander Lukashenko. Venerdì una modifica affermando che i contenuti consentiti erano solo quelli provenienti dall’Ucraina.
La Russia lo stesso giorno ha aperto un procedimento penale contro la compagnia americana. Da oggi, il governo russo, imporrà nuove restrizioni contro gli utenti russi di Instagram.
Per interventi utilizzare il “Lascia un commento” o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it o direttore@lavocenews.it. Per seguirci su Facebook potete mettere il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it. Grazie.