Falso allarme: nessun morto a Palermo.

Era una fake news o piuttosto l’errore di un testimone poco attendibile. Fortunatamente, nessun morto a Palermo. La Lega attacca Orlando e il Senatore Candiani ne fa le spese.

La Redazione

Ieri anche noi, come tutta la stampa abbiamo dato notizia, con un articolo a firma del nostro direttore, di almeno due morti a Palermo, affogati nel sottopasso di Viale della Regione Siciliana. C’era un testimone oculare, un camionista che affermava di aver visto due corpi andare giù nell’acqua e fango raccolti nel sottopasso che superava il metro e settanta centimetri.

I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno cercato e già in serata le notizie erano fortunatamente negative, nel senso che non erano stati rinvenuti corpi. Man mano che l’acqua veniva asportata e le ricerche si facevano meno complesse è emerso che fortunatamente si era trattato di un falso allarme.

Danni materiali incalcolabili, dunque, frutto della bomba d’acqua senza eguali abbattutasi su Palermo, ma nessun morto o disperso.

La polemica politica è stata innescata dalla Lega, premier in testa, che ha chiesto le dimissioni del Sindaco Leoluca Orlando. Della serie “piove, governo ladro”. Ma è andata male al leghista. Il Primo cittadino di Palermo ha rinviato le accuse al mittente: il Comune di Palermo, per quanto riguarda il dissesto idrogeologico e la rete fognaria è commissariato dalla Regione Siciliana. Dunque, se proprio dimissioni vanno chieste ed ottenute, rivolgersi al Governatore siciliano Nello Musumeci, su cui ricadeva quella responsabilità. Ma Orlando stesso scagionava la Regione ed il suo Presidente: non c’erano preavvisi, nulla poteva essere fatto più di quanto messo in campo dai soccorsi nell’immediatezza dell’evento calamitoso. E ieri sera a “In onda” il Senatore Stefano Candiani, la sua mimica facciale ed il vizio d’interrompere, non permettendo ai telespettatori di ascoltare le parole degli avversari, hanno incartato una serie di brutte figure da Oscar. Sottolineate impietosamente da Luca Telese e David Parenzo e, finanche da Leo Gullotta, ospite della trasmissione, peraltro gratuitamente insultato dal Candiani.

Il Senatore Candiani, ex sindaco di Tradate (nel Varesotto), per chi non lo ricordasse. era l’uomo indicato da Salvini a Nello Musumeci nel maggio scorso, per ricoprire il ruolo di Assessore regionale alla Cultura della Regione Sicilia. Il coro unanime di proteste esploso alla notizia, aveva consigliato al Governatore siculo più miti decisioni ed era stata fatta una frettolosa marcia indietro nella nomina annunciata urbi et orbi.

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