Funivia: anche freno difettoso
Il freno di sicurezza ha bloccato la cabina in discesa, ma non anche quella in salita.
La redazione
Man mano che passano le ore, da quando si è verificata la tragedia della funivia del Mottarone, emergono nuovi particolari e purtroppo si aggiornano anche il numero dei morti che sono quattordici, mentre il solo bimbo sopravvissuto operato ieri sera nell’Ospedale Regina Margherita di Torino è in prognosi riservata.
Il Procuratore della Repubblica di Verbania, competente ad indagare sulle cause del disastro ed eventuali responsabilità connesse, ha reso noto che il freno di emergenza della cabina precipitata non ha funzionato.
Matteo Gasparini, responsabile del soccorso alpino: “Sono tutte supposizioni, ma credo ci sia stato un doppio problema. la rottura del cavo e il mancato funzionamento del freno di emergenza. Non sappiamo perché non si sia attivato, mentre nella cabina a valle ha funzionato. Questo ha fatto sì che la cabina, dopo la rottura del cavo, abbia preso velocità, iniziando a scendere, finendo così catapultata fuori dai cavi di sostegno”.
Al momento gli inquirenti sono impegnati, oltre che a ricostruire con esattezza le cause del disastro, anche a determinare la proprietà dell’impianto tra Comune di Stresa o Regione Piemonte. Non è infatti chiaro se si sia perfezionata o meno la vendita dell’impianto dal Comune alla Regione. Si stanno verificando anche le attività delle imprese che hanno effettuato le attività di ristrutturazione e di controllo e manutenzione. L’ultima risalirebbe a sei mesi fa.
Per la giornata di oggi Stresa ha proclamato il lutto cittadino.
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