Gli 007 di Sua Maestà: “Putin è disperato, ed i russi cominciano a capirlo”
“I soldati di Mosca a corto di munizioni ed esausti”
La redazione
Jeremy Fleming (in copertina), capo dell’agenzia di spionaggio britannica GCHQ, riferisce The Guardian, percepisce l’immagine di un Vladimir Putin disperato e di una Russia che -a dispetto della massiccia propaganda del Cremlino- inizia a accorgersi degli errori della sua leadership.
Lo stesso Flemming ha dichiarato: “Il piano di Putin si è scontrato con la coraggiosa realtà della difesa ucraina. Con poche sfide interne efficaci, la capacità decisionale di Putin si è dimostrata poca cosa. E gli attacchi di ieri a Kiev e in Ucraina ne sono un altro esempio. S’è trattato di una strategia ad alto rischio che ha portato a errori di giudizio strategici, I loro guadagni si sono rovesciati e i costi per la Russia in termini di personale e di equipaggiamento sono sbalorditivi”.
Flemming, capo del Government Communications Headquarters, un’agenzia di intelligence governativa che dipende direttamente dal ministro degli Esteri ed è l’erede diretta di quell’agenzia di “decrittamento che riuscì a violare nella seconda guerra mondiale il codice nazista Enigma”, ha reso noto che le forze armate russe sono “a corto di approvvigionamenti e munizioni ed i soldati esausti”.
L’uso di detenuti comuni come rinforzi e la mobilitazione di decine di migliaia di riservisti e di coscritti senza esperienza “testimonia di una situazione davvero disperata”.
Per Fleming: “Il popolo russo ha cominciato a comprendere tutto questo. Putin ha mal interpretato la situazione”, e cominciano a capire il costo umano che la guerra di Putin sta comportando alla Russia ed alle famiglie russe.
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