Il cagnolino smarrito

Un cagnolino smarrito o abbandonato ed una giovane cinofila generosa sono gli ingredienti di questo articolo-racconto

Gianvito Pugliese

Ieri mattina poco dopo le otto siamo arrivati Lidia, io e Ras (il nostro cucciolo di pastore tedesco di cinque mesi) allo sgambatoio, pardon preferisco il più prosaico sglinzagliatoio del giardino “Veterani sello sport”, per intenderci tra baresi, quello dirimpetto a Pane e Pomodoro, ne abbiamo già scritto e postato foto.

Ci faceva compagnia una garbatissima giovane dogsitter, Ras giovava col cane portato lì dalla nostra giovane amica. Ad un certo punto è comparso, fuori della cancellata d’ingresso della zona riservata ai nostri amici, un cagnolino di piccola taglia. All’inizio abbiamo pensato che avesse preceduto il suo padrone, ma dopo un poco si siamo resi conto che era solo, correva avanti e dietro impaurito. La nostra giovane amica Ilaria, che i cani li ha nel dna, la dogsitter la fa per vocazione, più che per mestiere, ha subito tentato di prendere quel cagnetto per metterlo al sicuro. Era terrorizzato, scappava via come un fulmine, seguito a ruota da un’Ilaria determinata a salvarlo. Siamo dovuti andar via.

Ci ha raggiunti un messaggio di Ilaria via WhatsApp:

Di seguito ci ha mandato questo post del Canile Sanitario di Bari

Abbiamo promesso ad Ilaria di pubblicare la foto del cagnetto perché il padrone potesse ritrovarlo, augurandoci che sia una fuga e non un vile e spregevole abbandono. Promessa mantenuta. D’altra parte guido una redazione di cinofili.

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