Kuleba dopo il vertice in Turchia
Nulla di fatto, ma Latrov, secondo Kuleba non poteva decidere, senza ricevere prima ordini dall’alto
La redazione
“Abbiamo affrontato la questione del cessate il fuoco di 24 ore per ragioni umanitarie. Non abbiamo fatto progressi su questo, purtroppo. Sembra che ci siano altre persone che decidono su questo in Russia”. Sono le prime parole del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba (in copertina), al termine del vertice ad Antalya, in Turchia, con l’omologo russo Sergey Lavrov, presieduto dal capo della diplomazia di Ankara, Mevlut Cavusoglu.
Ha, poi, aggiunto: “La situazione più tragica è a Mariupol, che è sotto bombardamenti, colpita dall’alto dal fuoco di artiglieria. Sono venuto qui con uno scopo umanitario, per uscire dall’incontro con un corridoio umanitario da Mariupol per i civili che vogliono scappare dalla città, e con un corridoio umanitario per gli aiuti alla popolazione. Sfortunatamente Lavrov non è stato in condizione di impegnarsi. Ma con le rispettive delegazioni ci siamo confrontati su questo”.
Ed ha concluso: “L’incontro di oggi con il minsitro degli Esteri russo Sergey Lavrov non è stato facile ma siamo riusciti ad organizzarlo e ad avere un contatto tra i due ministri degli Esteri. Sono pronto a incontrarlo nuovamente in questo formato se ci saranno prospettive. La sua narrativa sull’Ucraina è difficile. Io ho fatto del mio meglio per trovare una soluzione diplomatica alla tragedia umanitaria che sta avvenendo sul campo di battaglia e nelle città assediate, pronto a continuare l’impegno per porre fine alla guerra e alle sofferenze dei civili”.
Tra le righe un’accusa pesante a Putin di crimini di guerra. Se Latrov deve chiedere permesso a qualcuno per concedere una minuscola tregua, questi non può che essere lo zar Vladimir Putin, e dunque chi ordina stragi di civili e impedisce che si mettano in salva è direttamente il Presidente russo.
Fatto bene a stanarlo, ma il mondo lo sapeva anche prima di oggi. Gli unici che non lo sanno sono coloro sul suo foglio paga, diffusi in occidente più di quanto non sospettiamo.
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