La Faq degli spostamenti.
E dopo le faq dei giochi on line ora le faq dei Dpcm
GP
Ci è capitato di scrivere o quantomeno leggerne diversi pubblicati da questa testata in ordine a regole e prescrizioni che variavano alla velocità della luce. Abbiamo anche generalmente sostenuto di condividerne l’opportunità. Regole che mutavano e si adattavano al mutare della diffusione nel Paese dell’epidemia di Covid-19.
L’opportunità l’abbiamo, quasi unanimemente riconosciuta, non ci piace il pensiero unico, per cui qualche voce diversa ha potuto liberamente levarsi, ma abbiamo al contempo sottolineato che il susseguirsi di norma a ritmo continuo, ripeto necessarie, creava nei cittadini non poca confusione.
Ebbene oggi è lo stesso governo a darci ragione a proposito della possibile confusione: non si spiega diversamente l’iniziativa governativa di pubblicare una apposita Faq per spiegare gli spostamenti consentiti o meno nel periodo natalizio.
Le faq le ho incontrate per la prima volta su internet e, sarà una colpa mia, ma erano utilizzate principalmente sui giochi on line per fornire spiegazioni dettagliate ai giocatori su come approcciarsi a quella o altra scommessa del gioco. Chiaro non dovessero limitarsi a quello. Man mano il loro uso si è esteso, ma da qualche tempo sono state adottate per spiegare distintamente ai cittadini i vari contenuti dei Dpcm.
L’ultima riguarda gli spostamenti nel periodo natalizio. Si articola in due ipotesi: giorni festivi “rossi” e giorni feriali “arancioni”.
Nei 10 giorni ‘rossi’ sarà possibile andare a trovare parenti e amici -nel limite massimo di due persone oltre ai minori di 14 anni, alle persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono- anche in un comune differente da quello di residenza o domicilio, purché si trovi nella stessa Regione. E’ quanto precisa palazzo Chigi nell’aggiornamento delle Faq sul sito del governo. Lo sposamento è consentito una volta al giorno, tra le 5 e le 22.
Nei giorni indicati con l’arancione (28-29-30 dicembre e 4 gennaio) sarà possibile per chi risiede nei comuni sotto i cinquemila abitanti spostarsi tra le 5 e le 22 anche in un’altra regione, sempre però entro i 30 km dalla propria residenza e senza andare verso i capoluoghi di provincia.
Una iniziativa decisamente utile, ma che alla fine fa sorridere.
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