La guerra cybernetica russa

Cyber Attack russo alla rete satellitare ucraina

La redazione

Gran Bretagna e l’Unione Europea affermano che è stata la Russia in mandante del massiccio attacco informatico contro una rete Internet satellitare che ha messo ofline migliaia di modem. L’operazione di hackeraggio è coincisa con l’inizio della guerra in Ucraina.

L’assalto digitale alla rete KA-SAT di Viasat alla fine di febbraio è avvenuto proprio mentre l’armatura russa è entrata in Ucraina e ha contribuito a facilitare l’invasione del Paese a Vladimir Putin, sostiene il Consiglio dell’UE: “Questo attacco informatico ha avuto un impatto significativo causando interruzioni indiscriminate della comunicazione tra diverse autorità pubbliche, aziende e utenti in Ucraina, oltre a colpire diversi Stati membri dell’UE. Questo inaccettabile attacco informatico è un altro esempio del continuo modello di comportamento irresponsabile della Russia nel cyberspazio, che ha anche costituito parte integrante della sua invasione illegale e ingiustificata dell’Ucraina“.

Per Victor Zhora, funzionario ucraino della sicurezza informatica, il sabotaggio a distanza ha causato “un’enorme perdita di comunicazioni all’inizio della guerra”.

La Russia nega sistematicamente di mettere in atto operazioni informatiche offensive.

Le agenzie di intelligence occidentali, tra cui l’Agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, l’organizzazione per la sicurezza informatica del governo francese ANSSI e l’intelligence ucraina stavano indagando sul ruolo della Russia nell’attacco nei giorni successivi.

Liz Truss, ministro degli Esteri britannico sostiene che l’attacco informatico è stato un “attacco deliberato e dannoso della Russia contro l’Ucraina”.

L’obiettivo principale della Russia era l’esercito ucraino, ma ha attaccato parchi eolici e utenti Internet in Europa centrale, aggiunge la Truss, citando il National Cyber ​​Security Center della Gran Bretagna.

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