La Lega cessa l’occupazione delle aule parlamentari.
Dopo aver occuoato le due aule Parlamentari del Senato dell Repubblica e della Camera dei Deputati, dietrofront della Lega. Timidi segnali del Governo l’avrebbero dissuasa dal proseguire.
GP
Se non me ne fossi occupato con un corposo inciso in un articolo con al centro le intenzioni di voto rilevate da Pagnoncelli, probabilmente oggi non ve ne parlerei, care lettrici e lettori. Non certo per tacere una notizia, ma perché in sé non la trovo davvero rilevante. La Lega ha smobilitato e cessato la notte scorsa l’occupazione delle due aule parlamentari (Camera e Senato).
La smobilitazione viene motivata dalla Lega con “i timidi segnali del Governo sulla fase due, la scarcerazione di un boss, l’apertura degli asili nido e” dulcin in fundo “le scuse di Conte per il ritardo nei pagamenti”.
Ad un attento osservatore non sfugge come la Lega sia alla disperata ricerca di poter vantare, dinanzi al suo elettorato in migrazione, qualche successo, a costo d’inventarselo. Difficile credere, infatti, che l’occupazione di due aule parlamentari, nel momento in cui erano chiuse e inutilizzate, abbia potuto incidere, anche solo millimetricamente sulle decisioni della maggioranza e del governo. Ma è andata così.