La notte scorsa protesta degli studenti al Ministero
Striscioni e macerie sulla scalinata di Viale Trastevere
La redazione
Le macerie per sintetizzare il loro pensiero sullo stato della scuola nel Paese. Ma non solo, la scalinata del palazzo del Ministero dell’Istruzione a Viale Trastevere stracolmo di striscioni.
Ad organizzare la notte di protesta l’Unione Degli Studenti che esorta a una mobilitazione generale per la scuola il 19 novembre.
“Ci hanno lasciato una scuola in macerie, distrutta dai processi di aziendalizzazione e sottofinanziata” l’analisi, “sollecitano investimenti nella scuola pubblica, in termini di trasporto pubblico, edilizia e diritto allo studio” la sintesi. Ma poi il progetto: “E’ necessaria una riforma totale dell’istruzione – dicono -, che sappia rinnovare la didattica e immaginare un nuovo modello di scuola inclusiva che sappia trasformare la società”.
Se i contenuti della protesta appaiono seri e condivisibili, il modo di manifestare oltre che originale, è apprezzabile perchè si raggiunge l’obiettivo di rappresentare all’opinione pubblica il disagio degli studenti, senza arrecare danni e disturbo al prossimo.
Crediamo che la civiltà paghi, soprattutto in un momento in cui se ne vede poca in giro, a cominciare ai salotti televisivi dove le risse moltiplicano l’audience. D’altronde chi ha veramente qualcosa di sensato da dire lo fa senza alzare i toni, non ha necessità di urlare per convincere.
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