La Russia chiude il gas a Polonia e Bulgaria

Dopo i vai e vieni (apro e chiudo) di stamane alle 15,00 circa la motizia delle chiusura.

La redazione

La Russia contrariamente a quanto avvenuto questa mattina e confermato dai dirigenti delle aziende del gas polacco e bulgaro, ha interrotto le forniture di gas a Bulgaria e Polonia che hanno respinto la richiesta di pagamento in rubli, tentando così di bypassare le sanzioni internazionali per la guerra in Ucraina.

I leader europei hanno etichettato come “ricatto” il comportamento russo che arriva dopo che i paesi europei insieme agli Stati Uniti hanno aumentato le spedizioni di armi all’Ucraina per respingere un nuovo assalto russo a est.

Gazprom, monopolista russo delle esportazioni di gas, ha reso noto di aver “completamente sospeso le forniture di gas a Bulgargaz e PGNiG a causa dell’assenza di pagamenti in rubli”.

Andrzej Duda presidente polacco Andrzej Duda ritiene che la mossa violi “principi legali di base. Saranno presi gli opportuni provvedimenti legali e ci sarà un adeguato risarcimento da parte di Gazprom per le violazioni delle disposizioni del contratto“.

Alexander Nikolov, ministro dell’Energia bulgaro: “È chiaro che al momento il gas naturale viene utilizzato maggiormente come arma politica ed economica nell’attuale guerra”.

Ursula von der Leyen: “L’annuncio di Gazprom che interromperà unilateralmente la consegna del gas ai clienti in Europa è l’ennesimo tentativo della Russia di utilizzare il gas come strumento di ricatto”

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