La strage degli innocenti: Raccapricciante morte di caprette ad Anacapri
Ad Anacapri sono state trovate morte, forse per avvelenamento o fulmine, 22 caprette sul sentiero che da Cetrella scende a valle. Disposti i test tossicologici per accertare se siano state avvelenate.
Rocco Michele Renna
Una scoperta terribile ha sconvolto alcuni turisti che stavano scendendo a piedi dal Monte Solaro ad Anacapri. Lungo il sentiero di Cetrella, che porta a valle dal punto più alto di Capri, sono state trovate ben 22 carcasse di caprette nate sul posto dopo che erano stati impropriamente “importati” un certo numero di caproni che “servivano” per le scene di un film.
Questa scoperta è stata considerata assurda e inspiegabile, considerando che le capre sono un simbolo dell’isola e hanno dato il nome a questo luogo di grande importanza storica per oltre un millennio.
La notizia del rinvenimento delle carcasse si è diffusa rapidamente in tutta l’isola, suscitando grande preoccupazione e indignazione. La Polizia Municipale di Anacapri, insieme all’Amministrazione Comunale e al personale veterinario dell’Asl Napoli 1, si sono immediatamente occupati del caso.
Le caprette vivevano sulle cime del Monte Solaro da diverso tempo e facevano parte di un gruppo di centinaia di capre e caproni. Questi animali erano stati al centro di una polemica tra coloro che richiedevano la loro rimozione dall’isola e il loro trasferimento in un centro zoologico, a causa dei pericoli che rappresentavano durante i percorsi accidentati.
Le capre si arrampicavano sulle ripide pendici delle colline di Cetrella e del Monte Solaro, causando potenziali cadute di massi lungo i sentieri e piccole frane pericolose per chi si trovava a valle. Tuttavia, c’erano anche tante persone che difendevano la presenza di questi animali sull’isola.
La capra era diventata un simbolo dell’isola, in particolare di Anacapri, dove vive indisturbata da secoli. Nel famoso film “Capri Revolution”, il regista Mario Martone ha ripreso molte scene delle caprette che si arrampicano sulle rocce di Capri.
Oggi, la macabra scoperta ha portato all’intervento immediato della Polizia Municipale, in collaborazione con l’ASL Na 1, al fine di comprendere cosa sia accaduto a questi animali. Resta ancora da determinare la causa della morte delle ventidue caprette e domani un container frigorifero arriverà da Napoli per trasportare i corpi in un centro specializzato, dove saranno sottoposti a esami tossicologici. Molti ipotizzano che gli animali siano stati avvelenati.
“Si tratta di una vera strage“, dichiara in un comunicato il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che fin dall’inizio si era battuto per la protezione di questi animali. “Ricordiamo che la capra è presente nello stesso stemma del Comune di Anacapri e probabilmente è anche l’origine del nome dell’isola. Siamo nel 2023 e non siamo riusciti a gestire la presenza delle caprette che, alla fine, sono state probabilmente assassinate senza pietà. Sono più dannose le caprette che vivono sull’isola da secoli o coloro che le uccidono senza scrupoli, se sarà confermato l’avvelenamento?“.
Al momento, ci sono due ipotesi principali: la morte per fulmine, ipotesi che è stata fortemente contestata e considerata poco credibile dalla comunità online, o l’avvelenamento. È importante ricordare che l’essere umano è spesso l’invasore che, per il proprio interesse personale, non esita a incendiare foreste o sterminare animali innocenti. Oggi a Capri l’ennesima strage degli innocenti.
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