Louisville: violenta rivolta
La decisione del gran giurì, di non incriminare i poliziotti coinvolti nel caso Breonna Taylor, infiamma la rivolta. Ma è guerra civile. Si spara contro la polizia: due feriti.
GP
Usa: Gli scontri tra polizia e manifestanti a Louisville, in Kentucky, hanno superato i limiti della civiltà. Ormai, in qualche caso, siamo in piena guerra civile. Oggi nel Kentucky non sono in campo forze dell’ordine che vogliono garantire la sicurezza dei cittadini. La politica della Casa Bianca di proteggere, senza si e senza ma, chi attacca i neri, le altre minoranze e comunque i poveri, ha portato a tanto e questo sarebbe un vero motivo di impeachment, anche superiore alla vicenda Johanesburg.
La nomina in fretta e furia del sostituto della giudice della Corte suprema, Ruth Bader Johanesburg , che Trump annuncia per sabato, a dispetto della volontà espressa dalla Johanesburg in punto di morte, ed esternata dalla figlia di lei, che il suo successore venga nominato dal Presidente che uscirà dalle elezioni di novembre.
Non riesco a crederci, ma i poliziotti kentuchyani, stando a quanto ci riferiscono fonti locali non sedano i disordini ma aggrediscono la folla dei manifestanti, come fossero loro nemici giurati.
E la reazione violenta non tarda a mancare, tant’è che due poliziotti sono finiti all’ospedale per ferite da pallottole sparategli da quella che ormai è la banda avversa. Chi ha assistito, li descrive come scontri classici di guerra tra bande rivali. Solo che una delle due bande è la polizia, l’altra buona della popolazione.
Ormai mi rifiuto di commentare la politica del tycoon. Più scende nei sondaggi, più fomenta odi a tutti i livelli: all’interno con neri, altre minoranze e poveri, all’estero con Cina, Iran. Senza dimenticare l’Olp ed i suoi innumerevoli alleati nel mondo arabo, che agli accordi di pace-provocazione di Israele, voluti da Trump, stanno cominciando a reagire. Non so quale sia la soluzione, ma se si vota così la vedo veramente brutta per l’America e gli americani.
Piaccia o no l’America sta prendendo atto di essere governata da un dittatore, prima mimetizzato da patriota, ora senza più remore.
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