L’uomo senza identità morto tra i binari
Il corpo trovato vicino alla stazione di Sesto San Giovanni
La redazione
Quel tratto di binari è particolare, attorno tanti palazzi di edilizia economica e popolare anni ’70 addossati l’uno all’altro, ai fianchi da un lato muro, dall’altro recinzione ma entrambi di oltre due metri,
Ci si può arrivare solo scavalcandole, ma poi perché? Era una notte tra le più rigide, ed in stazione non dorme nessuno. i senzatetto trovano riparo nella vicina Greco Pirelli.
E la mattina del nove qualche abitante della zona che abita ai piani più alti, affacciandovi intravede un corpo tra i binati. Allertati arrivano soccorsi e forze dell’ordine e si accorgono che non è morto da poco, come si pensava, ma travolto all’alba dal Milano-Lecco.
La scena è agghiacciante, l’uomo no ha un più un volto, maciullato nell’incidente, ma non ha neanche né documenti, né un sacco con le sue cose. Nulla permette di identificarlo.
Qualche anima buona stende un drappo rosso su quel corpo, un gesto di pietà per quell’essere che in vita, evidentemente non ha ricevuto pietà da nessuno.
Potrebbe aver avuto una cinquantina danni ed essere cingalese, stando al colore della pelle.
Sesto San Giovanni si commuove per questo “invisibile” in vita e senza nome pure la morto. Con ogni mezzo, soprattutto il passa parola ed i social, si cerca di rintracciare familiari, ce li ha ed erano con lui. Almeno una sepoltura ed un funerale decente, coni suoi cari, glielo dobbiamo dicono gli abitanti di Sesto.
Ci sono purtroppo esseri umani su cui la sventura si accanisce aldilà di ogni immaginazione. Il cingalese era uno di questi.
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