Macron: “Di Putin parlerei diversamente da Biden, no all’escalation”
Il presidente Usa lo etichettato come “macellaio”
La redazione
Emmanuel Macron ha detto oggi che “non userebbe” i termini utlizzati dal presidente americano Joe Biden, che ha definito Vladimir Putin un “macellaio”. Per il leader francese non si dovrebbe procedere “nell’escalation” della guerra “né con parole né con azioni”.
Macron ha aggiunto che parlerà con il presidente russo “domani o dopodomani” per organizzare un’operazione di evacuazione dalla città di Mariupol, nell’Ucraina orientale.
Putin sarà disponibilissimo ad organizzare l’evacuazione, sempre che i convogli utilizzino corridoi umanitari verso la Russia. Ovvero per noi li deporterebbe, per il Cremlino, che non riconosce neanche che c’è una guerra in Ucraina, offrirebbe loro protezione ed ospitalità, quasi certamente nei gulag. Dei primi “deportati” ucraini, attraverso i soli corridoi umanitari non bombardati dai russi, quelli con direzione Mosca, non si sa più nulla. Sia chiaro una volta per tutte.
Sarà sbagliato, ma abbiamo la sensazione che più Putin riceve richieste e sollecitazioni dai leder europei e non solo, più si esalta e più tenta, con l’armata Brancaleone che si ritrova, di arrecare danni ai civili ucraini, perchè il mondo gli chieda pietà per l’Ucraina. Appaga la sua megalomania. Caro Macron, quel “macellaio”, come lo ha chiamato Biden, va processato urgentemente per crimini di guerra. L’escalation è chiamarlo con l’appellativo macellaio, che è nulla per quel criminale incallito e bugiardo congenito.
Quella guerra, perché tale è, nonostante le fantasie perverse del Cremlino, non è stata neanche dichiarata. Ogni morto, dunque, anche i militari ucraini, in mancanza di una dichiarazione di guerra sono assassinii commessi e conseguentemente crimini di guerra. Ma al Cremlino le leggi non sanno cosa siano. Navalny docet.
Ovvio che Macron glissi su tante cose: è vicino alle elezioni e più visibilità conquista meglio è. Purtroppo l’orticello dietro casa talvolta è più importante della pace e finanche della sopravvivenza del mondo.
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