Manifestazioni in tutto il Paese dei no-green pass
Il green pass per fruire di ristoranti, bar, musei o palestre scatena reazioni imprevedibili.
La redazione
Il no sembra non avere mai fine. Dopo i no-tav ed i no-vax, attivano i no-green pass. Invero tra le due ultime categorie c’è una qualche identità di vedute e d’intenti, anche se con qualche distinguo.
Così ieri (il sabato è il loro giorno) a Milano il corteo più imponente. Partito da Piazza Fontana, il corteo che ha radunato qualche migliaio di manifestanti al grido di “no-green pass” e “libertà, libertà!”, è arrivato in piazza Scala dove ha sede il Comune del capoluogo lombardo.
Scandisce un organizzatore: “Qui non ci sono più parole da dire perché ormai il totalitarismo è in atto la nostra protesta dice più di mille parole. Qui c’è democrazia quella che non c’è in Parlamento e ci fa subire l’ ostracismo. Il Green pass è un lasciapassare fascista che non dà libertà”.
Ma il corteo ne ha per tutti, nel mirino degli slogan dei manifestanti giornalisti, virologhi, governo. Intervistato da Colleghi un manifestante spiega: “I giornalisti sono pagati per dire che le persone sono morte di Covid”.
A Roma sit-in in in Piazza del Popolo. Secondo la Questura erano circa mille e cinquecento, tra i quali militanti e dirigenti di Forza Nuova. Sentire scandire “libertà, libertà!” da questi ultimi fa, quantomeno, sorridere.
A Napoli va meno bene e sono solo un centinaio i manifestanti in piazza Dante. “Giù le mani dai bambini” e “vergogna, vergogna” i loro slogan. Chiedono di essere ricevuti dal Governatore Vincenzo De Luca.
A Firenze va peggio e a piazza San Firenze sono poche decine: pochi ma particolarmente accaniti contro i giornalisti che raccontano di un’epidemia inesistente.
Qualcuno di più a Torino dove si parte da piazza Castello. Tra gli obiettivi del migliaio di partecipanti raggiungere le sedi della Stampa e La Repubblica. Contenti loro?
Non ci chiediamo dove fossero costoro mentre il Paese inorridito e con profondo dolore assisteva alla interminabile fila dei camion militari che portavano via le salme dei morti per Covid, ci chiediamo invece come mai non si siano accorti che si tratta di pandemia, diffusa in tutto il mondo. Cosa c’entra il nostro Governo nell’inventarla? Siamo così importanti da influenzare tutti gli altri Paesi e costringerli a dar man forte alle nostre bugie? Domande che restano senza logiche risposte.
Ovviamente in tutti i cortei, che rappresentavano assembramenti, rare mascherine. Li ringraziamo perché s’infetteranno ed infetteranno chi avrà la sventura di entrare in contatto con parte di loro. Evitiamo ulteriori inutili commenti.
Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su Facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it grazie.