McDonald’s vende tutto, dopo trent’anni in Russia e va via
Ristoranti già chiusi da marzo dopo invasione
La redazione
Il colosso americano dei fast food McDonald’s, che poco dopo il 24 febbraio, data dell’invasione dell’Ucraina, aveva chiuso i suoi ristoranti in Russia (in copertina), scrive la parola fine su oltre trent’anni di attività e permanenza nel Paese. Il gruppo ha, infatti, reso noto di aver deciso di abbandonare il mercato russo e di aver avviato la vendita di tutte le sue attività in Russia.
Chris Kempczinski, ceo del gruppo: “Siamo estremamente orgogliosi dei nostri 62mila dipendenti che lavorano nei nostri ristoranti, così come delle centinaia di fornitori russi che sostengono in nostro business… La loro lealtà a McDonald’s rende l’annuncio di oggi estremamente difficile. Tuttavia siamo impegnati nei confronti della nostra comunità globale e dobbiamo restare irremovibili sui nostri valori. Rispettare i nostri valori significa che non possiamo più mantenere gli Archi (il logo di McDonald’s)” in Russia.
Mentre il gigante della computeristica Lenovo e il colosso degli smartphone Xiaomi, aziende cinesi al Top mondiale dei settori di competenza, si stanno defilando silenziosamente dal mercato russo, gli americani, rispecchiando i diversi modi d’essere non usa mezzi termini ed uscite di scena graduali. Sta di fatto che i russi sono sempre più soli.
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