Minacce dei No-vax a Di Maio

Il ministro degli esteri ripetutamente minacciato di morte.

La redazione

E’ intollerabile da un lato, ma non è certamente né casuale, né priva di strategia pianificata la crescita esponenziale della violenza, non solo verbale, da parte dei No-vax o No-green pass, comunque si chiamino.

Abbiamo appena dato atto della risposta di Carlo Sibilia alle minacce di occupare le stazioni, ora ci tocca riferire delle minacce dei soliti leoni della tastiere nei confronti di Luigi Di Maio che, da quando ha fatto appello all’unità della politica per spingere la campagna vaccinale, ha ricevuto una caterva di ingiurie e minacce.

“Un altro infame da giustiziare”, “è necessario il piombo”, “devi crepare”, “Lo impalerei in pubblica piazza”, “ti veniamo a prendere”, “ti vedremo presto anche a te con il cappio al collo”, si legge sui social, ma anche peggio: occorre “procurare attentati dislocati nei luoghi di potere, in simultanea”.

Aggiungiamo due o tre fatti di cronaca accaduti da poco: le minacce all’infettivologo del San Martino, Matteo Bassetti, tali da rendere opportuna la scorta da casa all’ospedale e viceversa, o al virologo Fabrizio Pregliasco. Ma non va sottovalutata l’aggressione al gazebo dei pentastellati a Milano per mano di puri delinquenti.

Una escalation di violenza verbale e fisica, come nei fatti di Milano, che convince poco e sembra in qualche modo riportarsi ad un unica regia.

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