Mosca minaccia l’Europa
Lavrov all’Ue “Relazioni interrotte se colpita la nostra economia”. Il Cremlino precisa: “Parole prese fuori contesto”.
GP
L’arroganza russa non ha limite. Per troppo tempo si sono abituati a fare e disfare a loro piacimento e come tutti i regimi dittatoriali non tollerano dissenso, nè interno, che reprimono con la violenza della polizia e le persecuzioni giusiziarie, nè esterno che provano a minacciare.
Ed è quanto ha fatto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Apre il suo discorso con un “Se vuoi la pace, prepara la guerra” detto latino per nulla calzante, per poi affermare che Mosca è pronta a rompere i rapporti con l’Unione europea, in caso di nuove sanzioni.
L’Ue ha in programma prossimamente una riunione dei ministri degli esteri che potrebbe essere l’occasione utile per fissare nuove sanzioni a carico della Russia a seguito delle mancate risposte russe sulla prigionia inquietante adottata contro il dissidente Navalny e la violenta repressione poliziesca e giudiziaria nei confronti dei suoi seguaci.
Per Lavrov non saranno tollerate sanzioni che rappresentino una minaccia per l’economia del Paese: “Se vediamo di nuovo, come abbiamo sperimentato più di una volta, che le sanzioni vengono imposte in aree che mettono a rischio la nostra economia, compresi i settori sensibili, sì”, siamo pronti a rompere.” Ed ha completato affermando ” Non vogliamo isolarci dalla vita mondiale, ma dobbiamo essere preparati. Se vuoi la pace, preparati alla guerra”.
Dichiarazioni che Putin deve aver trovato eccessive se il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha subito spiegando che le parole erano state riprese fuori contesto, forzandone significato e portata.
Violenza verbale che fa seguito alla turbolenta visita a Mosca dell’alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell, che sulla richiesta di immediata liberazione di Navalny è stato perentorio, adombrando, in caso contrario, imminenti sanzioni economiche dell’Ue.
I rapporti si sono tesi al punto che durante la visita tre diplomatici europei sono stati espulsi perchè avrebbero partecipato alle manifestazioni dell’opposizione.
Il nervosismo russo e la violenza nelle dichiarazioni, la parola guerra non è stata usata a caso da Lavrov, conferma il forte timore di Putin di esserne colpito. La Russia non sta passando un bel momento economico e sanzioni europee sarebbero difficili da spiegare al popolo russo, al quale poco importa delle beghe tra Putin e Navalny e molto di più è interessato alla propria pancia.
Quello che i russi, abituati ad imporre la propria volontà anche in Paesi limitrofi con la forza, non capiscono e che quando non tratti con lo staterello sottomesso ma con una realtà come l’Europa, sarebbe più prudente dialogare e concedere qualcosa, piuttosto che minacciare chi con le sole sanzioni ti può fare tanto di quel male da fartene pentire per il resto dei tuoi giorni.
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