Mosca minaccia ritorsioni per l’adesione di Svezia e Finlandia

“Nessuna illusione, livello generale di tensione militare aumenterà”

La redazione

La Russia di Putin che dopo ventidue anni ancora non ha capito che siamo nel terzo millennio e, soprattutto, nell’epoca della globalizzazione per cui siamo tutti interconnessi e abbisognosi gli uni degli altri, e continua a vivere nell’800, come altro definire il sogno di Putin di costruire l’impero Eurasia aperta da Lisbona a Vladivostok. E per confermare al mondo di non aver capito assolutamente nulla, tratta il mondo stesso e gli altri Paesi come il novello zar tratta i russi, con minacce e cercando di incutere terrore, o come i russi trattano lui, quando si stende come uno scendiletto dinanzi al suo alleato Xi Jinping, che alleato non è neanche per l’anticamera del cervello, ovvero a parole, negate dai fatti.

Coerente a questi principi appena enumerati, più che analizzati, per il viceministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, l’eventuale ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato rappresenta un errore che avrebbe “notevoli conseguenze” e vedrebbe la situazione mondiale cambiare radicalmente. Alla prima minaccia urbi et orbi, secondo costume radicato, segue l’attacco mirato. Ryabkov ha, infatti, spiegato che i due paesi interessati non dovrebbero farsi illusioni sulle reazioni della Russia e che Mosca non accetterà passivamente la loro decisione: “Questo è un altro grave errore con conseguenze di vasta portata… questo è il livello di coloro che oggi prendono decisioni politiche nei rispettivi paesi”.

Ovviamente, con condimento di derisione e disprezzo per i leader degli altri Paesi: “Loro non dovrebbero farsi illusioni sul fatto che ci limiteremo a sopportare questo… Ciò significa che il livello generale di tensione militare aumenterà e ci sarà meno prevedibilità in quest’area. È un peccato che il buon senso venga sacrificato”.

Il buon senso sarebbe esporsi passivamente a quello che sta subendo l’Ucraina. Viene da chiedersi, sinceramente, come nullità del genere abbiano potuto gestire la Russia, affamando il popolo per ingrassare gli oligarchi, impunemente, per oltre ventidue anni. Per noi occidentali un mistero insolubile, che tale non è per i conoscitori di usi e tradizioni russe, ma soprattutto per chi ha studiato attentamente il popolo russo e la composizione geopolitico-economica del Paese.

Un’ultima considerazione: il Cremlino non deve essersi reso conto che le premier di Finlandia e Svezia, Sanna Marin e Magdalena Andersson (in copertina), sono due donne. Ed a premier di quel calibro, perché una donna al vertice, è sempre e solo il Top del Paese, è da idioti pensare di mettere paura.

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