Napoli: due giovani in moto. armati di mitra, scorazzano all’alba in Via Toledo
Per sfuggire alla cattura provano a sparare un colpo contro i militari, ma vengono arrestati dai carabinieri (in copertina)
Gianvito Pugliese
Nell’accingermi a scrivere dell’arresto avvenuto poco dopo l’alba per mano dei carabinieri di due giovani di Ponticelli, uno di 17 e l’altro di 18 anni, già noti alle forze dell’ordine, mi tornavano alla memoria “le imprese” per via Toledo (che talvolta ha preso in nome di Via Roma) di Agostino o pazz’. Ero un ragazzo che l’estate, insieme a sua madre, raggiungeva suo padre a Napoli, dove lavorava alla Scarlatti, l’Orchestra da camera della Rai. L’albergo dove risiedeva papà, si chiamava hotel Toledo e la via aveva preso in nome di Via Roma. Saranno passati circa 13 lustri (65 anni). Solo che Agostino non aveva armi. La sua era una sfida alle Forze dell’Ordine, certo non proprio legittima, ma solo questo. La domenica mattina verso de 10,00-10,30, a bordo di una potente moto, da lui stesso adattata a cross, percorreva Via Toledo in senso contrario, con direzione cioè Capodimonte, e sfidava i motociclisti dei Carabinieri, della Polizia di Stato e municipale, come pure le pattuglie motorizzate (dotate di campagnole Fiat) appostate lunga la strada per tentare di catturarlo.
In realtà Agostino era aiutato non poco dai suoi tanti fans, napoletani e non, che, se lo vedevano a mal partito, si mettevano dinanzi ai mezzi all’inseguimento delle forze dell’ordine che, per non investire civili, erano costretti a frenare. Che io sappia, ma ero un ragazzino che ogni domenica si godeva lo spettacolo dalla finestra dell’albergo, non lo hanno mai preso. Se vive ancora, sarà vicino ai novanta.
L’episodio odierno è stato molto diverso, come diversi e meno romantici, sono i tempi che viviamo. Sul sedile posteriore dello scooter, senza targa, su cui i due procedevano il diciottenne in piedi imbraccia un mitra Skorpion e terrorizza i passanti. In questo Napoli non è cambiata e resta una città che vive h 24. Scatta all’inseguimento una pattuglia dei Carabinieri che li intercetta; i due in scooter imboccano via Toledo in senso vietato. Quando i militari stanno per bloccarli, il diciottenne armato, la matricola del mitra risulterà poi abrasa, spara un colpo singolo, dopo aver minacciato i militari dell’Arma, puntando loro contro il mitra. Fortunatamente nessun ferito o peggio. Gli inseguitori si buttano addosso ai due e li immobilizzano.
Nella successiva perquisizione domiciliare a casa del diciottenne sono stati rinvenuti e sequestrati tre coltelli a serramanico, due sfollagente, un tirapugni, un giubbotto e una balestra. I due sono stati arrestati per porto d’armi da guerra e resistenza all’arresto. Quando il PM procederà all’interrogatorio di garanzia, suppongo che la lista dei reati commessi tenderà a crescere (uno per tutti: disturbo della quiete pubblica e procurato allarme…).
Finiti i bei tempi in cui il “topo” di appartamenti. se scoperto dai proprietari dell’abitazione che stava svaligiando, si attendeva e buttava a terra grimaldello e qualsiasi corpo contundente per non generare equivoci. Per quei “professionisti”, meglio una pena leggera per furto, che una corposa per “rapina”, che sarebbe scattata in caso di aggressione dei padroni di casa. Oggi la rapina è sempre dietro l’angolo a cominciare dal classico scippo.
Con la diffusione delle droghe tutto è cambiato ed in peggio. Il codice d’onore tra finanzieri di mare ed i ontrabbandieri degli scafi blu è solo un lontano ricordo, che somiglia ad una fiaba, contrapposta alla dura realtà odierna.
Ed una cosa la devo dire. Non si può essere così stupidi da non capire che la non liberalizzazione delle droghe, da vendere, in farmacie controllate ed autorizzate, è solo un enorme regalo alla malavita organizzata, che sullo spaccio di stupefacenti ottiene i maggiori profitti non legalizzati, salvo poi il riciclo del denaro sporco in attività apparentemente legali.
Questo significherà pure qualcosa, ed è difficile credere -per chi ha un briciolo di cervello ed ancora qualche neurone- che chi si oppone con tanta fermezza alla liberalizzazione, poi possa davvero volere che i beneficiari della sua azione, siano realmente indagati e perseguiti. Ed ovviamente non mi riferisco alla manovalanza a buon mercato, ma a chi tira le fila di quei loschi traffici.
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