Omelia ‘no vax’ fa adirare i parrocchiani
L’omelia di fine anno di Don Tarcisio Colombo, prete di Casorate Primo, a nord di Pavia non è piaciuta ai paese.
La redazione
L’omelia ‘no vax’ del parroco di Casorate Primo, a nord di Pavia, pronunciata furante la messa del tardo pomeriggio dell’ultimo dell’anno ha fatto storia,
Don Tarcisio Colombo (in foto di copertina) ha tirato un suo bilancio enumerando le negatività del 2021. Fra queste si è soffermato particolarmente sulla linea del governo in tema vaccini.
Parole evidentemente, a dir poco non gradite, tanto che diversi fedeli fi sono alzati e si sono allontanati dalla chiesa di San Vittore martire per protesta. L’officiante, imperturbabile ha proseguito la celebrazione come nulla fosse accaduto.
Ma la curiosa storia non è finita qui, come si potrebbe pensare. Diversi parrocchiani indignati, infatti, hanno riferito l’accaduto all’arcidiocesi di Milano, da cui dipende il sacerdote.
La Provincia Pavese scrive che la diocesi, a sua volta, ha chiarito di avere sempre avuto “una posizione netta e chiara a favore dei vaccini, del green pass e della politica del governo per contrastare il Coronavirus”, e che avrebbe aperto un’indagine per accertare il contenuto dell’omelia.
L’arcidiocesi conosce bene Don Tarcisio, che di certo non si può definire un novellino delle polemiche e dei giudizi non allineati. Fece scalpore a suo tempo l’articolo contro Greta Thunberg nel bollettino parrocchiale.
Don Tarcisio, intanto si difende così: “bisogna sapere ascoltare anche chi ha un’opinione diversa dalla propria. Se in questa fase storica si dice qualcosa di diverso sulla pandemia rispetto al sentire comune si viene additati come no vax”.
Perché si lamenti di essere etichettato come no vax, non è chiaro. Parla e si comporta da no vax, e allora?