Onu: “A Bucha i civili deliberatamente presi di mira”
Unhchr: “Tutti gli elementi lo indicano”
La redazione
L’Onu non ha esitazioni: dalle immagini provenienti da Bucha, dove sono stati scoperti decine di cadaveri di civili dopo la ritirata delle truppe russe, che hanno lasciato la città ucraina occupata, “si evince che i civili sono stati presi di mira deliberatamente”. Lo afferma Elizabeth Throssell, portavoce dell’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Unhcr): “Tutti gli elementi esteriori indicano che le vittime sono state deliberatamente prese di mira e uccise a bruciapelo. E questa prova è molto inquietante”. Ha poi ribadito che il diritto umanitario internazionale proibisce attacchi deliberati contro i civili: “Il che equivale a un crimine di guerra. Dobbiamo indagare, ma se riusciamo a capire che un edificio, ad esempio, viene colpito in un contesto militare, è difficile immaginare quale sarebbe il contesto militare di un individuo sdraiato per strada con una pallottola in testa o di cadaveri a cui è stato dato fuoco”, ha concluso la portavoce.
Ed Il New York Times, dopo un’analisi degli scatti di Maxar Technologies e di video dell’11 marzo, rivela che la strage è stata compiuta ben prima della ritirata dei soldati di Putin. In copertina la foto pubblicata dall’Huffpost.
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