Pane e Pomodoro: seguito
Pane e pomodoro è una spiaggia pubblica sul lungomare monumentale di Bari popolare e popolata. Non è la napoletana Santa Lucia, ma quanto ad animazione indigena, c’è poco da invidiare.
Lidia Petrescu.
Inutile vi riassuma l’accaduto meglio operare il collegamento con l’articolo del cui seguito scrivo oggi: “Pane e Pomodoro: una giornata animata”.
Abbiamo lasciato il pattuglione dei Carabinieri alle prese con la minuziosa perquisizione del bagaglio dello spogliarellista di età avanzata e piuttosto corpulento, meglio obeso. Bagaglio che tirava fuori dal portabagagli dell’utilitaria che era stipato quanto un Tir sui percorsi internazionali.
Abbiamo appreso ritornando la mattina successiva dai bagnanti nostri vicini, vicini sì ma a distanza di sicurezza anti Covid, che erano poi sopraggiunti sia Polizia di Stato che Polizia Municipale, allontanatesi dopo entrambe. Dato che il protagonista della vicenda, come prevedibile, cominciava a dare in escandescenze e, siccome era stato rintracciato suo padre, i Carabinieri hanno chiesto all’anziano se volesse prendere in custodia il figlio , diversamente dovevano far intervenire il 118, visto il manifesto stato di alterazione di quest’ultimo. Al rifiuto del padre è intervenuta l’autombulanza con il personale del 118 che ha faticato a sedarlo. Sul posto sono anche sopraggiunti Colleghi di tv private. Nessuno ad oggi ha saputo cause e retroscena della storia che sembra sia ancora oscura anche agli inquirenti.
Sempre a proposito di Pane e Pomodoro va detto che quest’anno il bar non funziona essendo stato il gestore raggiunto da un’interdittiva antimafia emanata dal prefetto di Bari.
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