Pane e Pomodoro: una giornata animata
Pane e pomodoro è una spiaggia pubblica sul lungomare monumentale di Bari popolare e popolata. Non è la napoletana Santa Lucia, ma quanto ad animazione indigena, c’è poco da invidiare.
Lidia Petrescu
La giornata incomincia con questa meravigliosa alba. Un minuto di spettacolo celeste su un mare Adriatico calmissimo. Giunti su un pontile della spiaggia Pane Pomodoro di Bari, dove di solito ci accomodiamo per prendere sole, accarezzati da una brezza fresca, ed un mare limpido e calmissimo, ci dobbiamo trasferire sull’altra estremità del pontile, visto che sul ”nostro” posto, un uomo dormiva come un ghiro. Siccome ci sembrava maleducato a disturbare il sogno dell’extracomunitario ci rechiamo in silenzio dall’altro lato del pontile e ci sistemiamo abbastanza frettolosamente in vista del sole in procinto di spuntare.
Dopo qualche secondo eccolo il sole, una meravigliosa brillante arancia che spunta dal mare. La scena la vediamo non solo noi, perché il mare calmo ha convinto anche molti pescatori ad esserci. Al largo, ritiravano, le loro reti. Buon bottino di pesce azzurro freschissimo.
Dopo un paio di ore succede una cosa incredibile, anche se di cose abbastanza insolite a ”Pane e Pomodoro” ne accadono ogni giorno, ma questa volta la storia è davvero strana. Torno da una tranquilla nuotata nel mare che pare olio e vengo investita dall’agitazione di bagnanti vicini di spiaggia/pontile con un racconto che ha dell’incredibile. Mi fanno notare una Peugeot nera sul piazzale d’accesso ai bagni e docce. C’è divieto di transito per tutti, se non per i mezzi di soccorso. Ma a Bari, accade, tutto secondo copione a prima vista, ma il racconto che segue ha del pazzesco. Un “signore” -si fa per dire- a torso nudo è sceso dalla Peugeot si è recato alle docce, si è abbassato i pantaloncini, sotto gli sguardi increduli dei bagnanti di tutte l’età, e si è fatta un bella e sana ripulita delle parte intime. Dopo di che parcheggia meglio la macchina, -che lì non poteva e doveva esserci- come nelle foto che seguono, scende dal mezzo, lo chiude e si allontana tranquillamente come nulla fosse. Senza peraltro spegnere la radio che tiene accesa a tutto volume.
Abbiamo già scritto che l’acceso con la macchina in quella zona è interdetto al pubblico. Ora, ai bagnanti in spiaggia sicuramente ha creato molto sconquasso il gesto di esibizionismo del personaggio, ma altrettanto la macchina parcheggiata in modo di bloccare l’ingresso dei bagni e delle docce. Inorriditi, dalla scena tiriamo la conclusione che è meglio chiamare i carabinieri. Detto fatto in pochi minuti comunichiamo l’accaduto prima ai carabinieri che poi ci passano la polizia, che ci risponde che avvertono la polizia locale. Ci chiedono la targa dell’auto e gliela forniamo. Dopo un quarto d’ora vengono i carabinieri con ben tre vetture: un furgone e due camionette. Il personaggio vede da lontano le tre macchine delle forze dell’ordine e si avvicina con calma alla sua vettura.
Ciò che abbiamo visto da lontano è un controllo minuzioso dei documenti, dei contenuti della vettura incluso, un borsone di abiti che ha suscitato l’interesse dei carabinieri. Un vero plauso ai carabinieri che hanno risposto con prontezza alla chiamata dei bagnanti testimoni dell’evento raccontato. Come è andata a finire ce lo racconteranno stamane. Vi terremo informati.
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