Pappalardo: la pandemia non esiste e si cura con lo Yoga
Per l’ex generale dei Carabinieri (in giacca arancione in foto) il Coronavirus non è letale, ammazza solo ultra 80enni malati. Si cura con lo yoga.
Gianvito Pugliese
Tra la scalinata antistante il Teatro Comunale Piccinni e la prefettura di Bari, senza né rispetto del distanziamento e tantomeno uso di mascherine o guanti, l’ex-generale dei Carabinieri Antonio Pappalardo, anche ex sottosegretario nel governo Ciampi ed ex parlamentare nelle fila dei Socialdemocratici, ha arringato la folla -qualche centinaio di persone- fra i resuscitati gilet arancione, di cui si proclama Presidente, come prima dei Forconi. Il realtà ci risulta essere Presidente del Movimento Liberazione Italia.
In buona sostanza il bis della Marcia su Roma, alla quale per la verità non ha partecipato e sembra estraneo. Replica delle manifestazioni del giorno prima a Milano e Roma, dove gli era scesa a fianco Casapound. Il repertorio è sempre quello. Tutti abusivi, dal Presidente della Repubblica a quello del Consiglio, parlamentari e via discorrendo. Se a Milano se l’è presa con Conte, Fontana e Sala, a Bari non sembra abbia mirato a qualcuno in particolare se non contro l’euro, l’invenzione del coronavirus “che non è pericoloso, uccide solo ultraottantenni malati” (lui ne ha solo 73 ed è sanissimo, dice, non mi sembra), si cura benissimo con lo yoga”. La folla eccitata, nonostante si fosse dimenticato della consueta frase ad effetto: “l’infame sperimentazione dei vaccini sui bambini, i Vostri figli!”, ha gridato “Libertà! Buffoni!”, alternato le trombette da stadio all’inno di Mameli, mentre qualche rara bandiera tricolore (avanzata dai campionati mondiali?) sventolava.
Domanda. Era autorizzata? E dopo quanto accaduto a Roma e Milano l’autorizzazione non andava revocata? Qui non si parla di negare a una sparuta pattuglia di scalmanati di manifestare il proprio dissenso, il proprio disagio, che ha radici profonde nella sperequazione e disuguaglianza sociale del Paese, al limite del disumano. Si tratta di pubblica incolumità. E noi cittadini corretti ci siamo auto-sequestrati per tre mesi e passa per permettere ad incoscienti, che vanno dai movida-dipendenti, ai vari Marcianti su Roma, comunque si chiamino, di fare volutamente diffusione dell’epidemia. Gli untori mi pare proprio che esistano, come ancora esistono i sostenitori del “tanto peggio, tanto meglio”. Però, cari amici cittadini, la regola è una ed una sola: “tanto peggio per voi”, “tanto meglio per loro”. Svegliatevi per l’amor di Dio! Non fa male leggere ed ascoltare fonti diverse, anche contrastanti e, quindi, decidere a chi credere. Acculturarsi non ha mai fatto male a nessuno. Anzi ha fatto male alle dittature, di qualsiasi colore, orientamento e in qualsiasi latitudine di questo nostro pianeta la cui sopravvivenza interessa ancora a troppi pochi.