Pericolo a Capotenda, quelle travi sono carbonizzate!

In seguito ad un incendio la struttura per non normodotati è diventata estremamente pericolosa per tutti

Rocco Michele Renna

Il parco naturalistico di Capotenda a Gravina in Puglia si affaccia principalmente sul torrente Gravina e fa parte dell’antico habitat rupestre gravinese, location anche per alcuni film di grande successo come “Maria Maddalena”, girato da Garth Davis con la partecipazione di Rooney Mara nel ruolo della protagonista, Joaquin Phoneix nella parte di Gesù e Chiwetel Ejiofor nei panni del discepolo Pietro.

Il film narra le vicende di Gesù rilette dal punto di vista di Maria Maddalena, la donna che sfidò la sua famiglia e le critiche della società pur di seguirlo, finanche alla crocifissione. Diverse scene della pellicola sono state girate tra Puglia e Basilicata, in particolare a Gravina in Puglia e Matera. Molte scene sono state girate all’interno dell’area archeologica della città pugliese, concentrandosi in particolare presso il complesso delle Sette Camere, nella località Padreterno, a Capotenda, al Ponte della Madonna Stella, lungo la strada panoramica Santo Stefano.

Le riprese sono state effettuate nel novembre 2016 ed hanno visto il coinvolgimento di diverse comparse del luogo. Questa pellicola è stata la ciliegina sulla torta della comunità di Gravina, ora che l’habitat rupestre delle Sette Camere, scavato interamente nella roccia, è stato candidato ad entrare nel patrimonio mondiale Unesco…

Un po’ di tempo fa è sorta una struttura per i non normodotati penso, una struttura che è un pugno nello stomaco al panorama di Capotenda, non me ne vogliano i non normodotati ma si poteva fare sicuramente meglio, meno invasiva e soprattutto più sicura.

Una struttura sorta durante la vecchia amministrazione comunale, chi di dovere dovrebbe aver sicuramente controllato prima di dare l’assenso. Strana cosa è che, quando si è chiesto di mettere una barriera di sicurezza sulla Madonna della stella, è circolata voce che la sovrintendenza avesse messo il veto e quì allora? Due pesi e due misure?

Certamente, esprimo solo un giudizio estetico e non da tecnico in materia perché non lo sono, ma esteticamente, ripeto, è un pugno nello stomaco! Chi doveva farlo, ha controllato, e va bene? Che sia giusto oppure no, è tutto da vedere.

Oggi siamo di fronte ad una seria minaccia alla sicurezza di chi volesse usare quella struttura, minaccia conseguente ad un recente incendio. La struttura in legno è in parte carbonizzata e se si prova a risalire da quella lato, si corre un serio pericolo, dato che il vecchio percorso in pietra non esiste più! La struttura è stata costruita “sopra”, deturpando un patrimonio archeologico di interesse internazionale.

A parte tutto, quella struttura in legno oggi è pericolosa e deve essere o smantellata ripristinando tutto come prima, ed è una cosa che difficilmente si potrà fare, oppure riparata e resa funzionale rispettando le regole, ma nel frattempo deve essere messa in sicurezza per evitare che possa accadere una tragedia.

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