Perquisita l’abitazione del no green pass a capo dei cortei
E’ un diciannovenne responsabile di diversi reati
La redazione
Era un diciannovenne l’ideatore ed il mobilitatore dei corte anti green pass di Milano e non solo. L’ antiterrorismo della Procura di Milano ha disposto la perquisizione del suo appartamento in quanto indagato per istigazione a delinquere aggravato dal mezzo telematico.
E’ stato lui ad inventarsi il primo corteo a Milano partendo da Piazza Fontana e fin dalla scorsa estate era diventato punto di riferimento peri i no vax.
Dall’esame del suo telefonino, rinvenuto durante la perquisizione, è emerso che il diciannovenne ha inviato via Telegram circa mille green pass contraffatti intestati ad altrettante persone. Il giovane ha ammesso di averli scaricati dalla rete e distribuiti gratuitamente a più utenti possibile.
Il giovane, che era già stato denunciato per aver preso parte ad iniziative No Green Pass non preavvisate e dallo scorso settembre è stato sottoposto dal questore a daspo urbano, risulta amministratore della chat Telegram “No Green-pass! Adesso Basta! Movimento italiano” e del gruppo Facebook “No Green Pass Adesso Basta!! Parte 2”, alle quali sono iscritti 32mila utenti.
E’ lui che ha lanciato per il prossimo sabato 27 novembre il raduno nazionale in piazza Duomo, assicurando che ci sarebbero stati un milione di partecipanti e stava organizzando per il 31 dicembre una manifestazione internazionale, sempre contro l’obbligo del passaporto sanitario, a Ginevra (Svizzera).
Nel corso della perquisizione a casa del 19enne, sono stati inoltre sequestrati un’accetta ed un coltello e un tirapugni. I poliziotti hanno anche ritirato, a scopo precauzionale, due armi regolarmente denunciate dal giovane, che è titolare della licenza di porto d’armi ad uso sportivo.
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