Proroga dello stato di emergenza al 31 marzo
L’imminente Cdm chiarisce il posizionamento dei partiti.
La redazione
Nel pomeriggio di oggi il Consiglio dei Ministri è chiamato da Mario Draghi a dare il via alla proroga dello stato di emergenza al 31 marzo del prossimo anno.
Lo imporrebbe sia la crescita dei contagi, di gran lunga inferiore che in altri Paesi della stessa Europa, ma pur sempre pericolosa e pronta ad esplodere esponenzialmente, sia la variante omicron, che si è affacciata anche nel nostro Paese, della quale si sa ancora poco e si ascoltano opinioni che minimizzano ed altre che drammatizzano,
Condividiamo l’opinione di alcuni colleghi che hanno letto nel provvedimento di proroga proposto ora la volontà del Presidente del Consiglio di indicare al Paese la priorità della situazione della pandemia. Non ci può essere stabile ripresa economica senza un controllo efficace della diffusione pandemica, che se riprende il sopravvento incontrollato, distrugge in pochi attimi tutto ciò che si è costruito e non è certo cosa da poco.
Come ormai succede su qualunque provvedimento la frattura nei partiti appare sempre più netta, sarà l’avvicinarsi delle elezioni del successore di Mattarella, sarà altro, sta di fatto che gli schieramenti si stanno delineando nettamente ed il Governo in affanno su ogni provvedimento. La sua maggioranza bulgara mostra tutta la fragilità che la connota.
Così, il segretario del Pd, Enrico Letta , commenta laconico: “Credo sia maturo il momento”. Sulla stessa lunghezza d’onda il leader pentastellato, Giuseppe Conte: “È chiaro che rispetto alla curva epidemiologica e a una variante che appare molto contagiosa ci sembra necessario pervenire a una proroga“.
E se il segretario della Lega, Matteo Salvini invita alla cautela: “Aspettiamo i dati, siamo al 13 dicembre e aspettiamo di confrontarci con sindaci e governatori“, propendendo per un rinvio, si scatena Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia.
Per la segretaria del secondo partito, nelle intenzioni di voto degli italiani, l’unico all’opposizione nel centrodestra: ” Dopo due anni lo stato di emergenza, ma che emergenza è? Non è emergenza, dopo due anni devi riuscire a combattere la pandemia ripristinando la pienezza dei diritti Se può funzionare i primi mesi perché non sai con cosa hai a che fare, dopo due anni lo sai con cosa hai a che fare. È uno Stato che non fa il suo lavoro: i ristoratori devono fare i controlli, ma nei mezzi pubblici si sta tutti stipati. È il primo cluster, ma ci sono altre priorità, tipo chiudere le palestre. Potenziare il trasporto pubblico è più difficile, ma lo Stato dovrebbe fare le cose difficili, non quelle facili sulla pelle dei cittadini. La combo Speranza-Lamorgese ci spiega poi che hanno fermato i voli da una serie di nazioni africane: qui sbarcano ogni giorno migliaia di persone, e loro bloccano i voli…”.
L’autrice del libro da poco presentato “Io sono Giorgia” -ci spiace non scrivere l’editore come è uso nei libri, ma non siamo riusciti a capire chi fosse- alla quale dedichiamo il video che segue. fa il suo mestiere di oppositrice e critica tutto di più, ma sui trasporti non ci sembra abbia tutti i torti.
La ciliegina sulla torta di una maggioranza, ormai decisamente fatta a fette, la mette il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, di Forza Italia: “Saranno decisioni delle prossime ore. Certamente c’è un approfondimento su questa tematica e ci sarà nelle prossime giornate una cabina di regia e un consiglio dei ministri”, Tradotto ed epurato dalla diplomazia politichese: oggi va in Cdm, ma da domani se ne discute nella Cabina di regia, il vero luogo deputato alle decisioni.
Ci paiono inutili altri commenti in questa sede. Sarà sicuramente materia di approfondimento in un’articolo più specifico, al quale Vi rimandiamo.
Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su Facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it grazie.