Ragazza sequestrata e percossa in un tugurio

Liberata dalla Polizia, allertata dalla sorella della vittima.

La redazione

Verona, la città in cui William Shakespeare ambientò la storia dell’amore perfetto, quello tra Romeo e Giulietta, avversato dalle rispettive nobili famiglie, i Capuleti ed i Montecchi, da sempre in lotta fra loro, fa da scenografia ad una vicenda di uno squallore indicibile e che con l’amore non ha proprio nulla a che fare.

Una giovane donna, sequestrata e quotidianamente picchiata dall’uomo con quale aveva instaurato una convivenza in uno stabile abbandonato di Verona, è stata liberata dalla Polizia di stato, allertata dalla sorella della vittima. Il presunto aguzzino, un giovane marocchino, è stato arrestato ed associato, con provvedimento del magistrato, alle carceri.

La vittima, una giovane ragazza, tenuta prigioniera in una sorta di tugurio, nei pressi della stazione ferroviaria, era in stato di shock, con evidenti segni di violenza sul volto e sul corpo, quando la Polizia l’ha finalmente liberata.

La sorella della vittima, aveva allertato la Questura di Cremona, che ha informato quella di Verona. Gli agenti sono entrati nel tugurio scassinando il lucchetto che bloccava l’ingresso.

La sorella aveva informato le Forze dell’ordine che la giovane era trattenuta contro la sua volontà, picchiata e abusata in uno stabile abbandonato di Verona, occupato abusivamente.

La geolocalizzazione del telefonino ha permesso  agli agenti delle Volanti e della Squadra mobile di Verona di individuare il luogo, un immobile più volte sgomberato dalle forze dell’ordine negli scorsi mesi.

Particolare, ancor più commovente: la giovane vittima teneva in braccio un gattino, che ha continuato a stringere a sé, non volendo esserne separata.

La polizia l’ha portata subito al al Pronto Soccorso, dove è stata sottoposta a visita e cure dai sanitari. Quindi è stata poi interrogata dai poliziotti. Incartata la formale la denuncia, hanno arrestato il marocchino per maltrattamenti e lesioni aggravate.

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