Ricompare Shoigu: “mantenere pronte le forze nucleari”
Solita roulette russa di Mosca, ad una dichiarazione di de escalation, seguono fatti e nuove dichiarazioni opposte, Ora la minaccia è il nucleare.
Gianvito Pugliese
Il solito falso allarme alla russa. al quale ormai siamo abituati, ma è logico che stamane abbiamo voluto cedere che ci fosse davvero una de escalation della guerra in Ucraina, che rischia sempre più di trasformarsi non solo in una terza guerra mondiale, ma anche in una guerra nucleare.
Le dichiarazioni di Sergei Rudskoi, capo dello stato maggiore russo, Direzione Operativa “Il potenziale di combattimento delle forze armate ucraine è stato considerevolmente ridotto, il che … consente di concentrare i nostri sforzi principali sul raggiungimento dell’obiettivo principale, la liberazione del Donbas“ da noi riportate in questo articolo di stamattina, e già smentite dalle esplosioni nei pressi di Leopoli, trovano ulteriore smentita nelle parole di Shoigu.
Il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, è riapparso in un video, che filma il suo incontro con un gruppo di militari. L’agenzia russa Interfax, praticamente una passa veline del Cremlino, rilancia enfaticamente le parole di Shoigu: “Occorre tenere pronte al combattimento le forze nucleari strategiche”.
Shoigu, una delle tre persone che, in Russia, ha i codici della bomba atomica, era scomparso da diversi giorni, un eclissamento che aveva alimentato le voci più disparate, dal fatto che abbia avuto un malore o a una sua possibile epurazione.
Anton Gerashchenko, del ministero dell’Interno ucraino, aveva scritto su Facebook che Shoigu – scomparso in pubblico dall’11 marzo – aveva accusato un malore dopo uno scontro con Putin. Nei giorni scorsi, il Cremlino è stato accusato di aver costruito un video farlocco che mostrava il ministro in videocollegamento con Putin giovedì scorso,
Shoigu ha aggiunto: “Alla luce dell’operazione militare speciale, è necessario mantenere l’attuale tasso di forniture di armi avanzate compresi i sistemi robotici e i mezzi di acquisizione delle informazioni e la guerra elettronica, nonché, naturalmente, come sempre, i mezzi di sostegno materiale e tecnico, alle forze armate. Le priorità sono armi a lungo raggio guidate di precisione, hardware per l’aviazione e mantenere la prontezza al combattimento delle forze nucleari strategiche”.
Secondo agenzie di stampa, nel video il ministro appare con il respiro affannoso, manifestamente affaticato e con il volto stanco.
Se le dichiarazioni di Sergei Rudskoi, fossero state vere e le more di Putin ridimensionate al Donbass, ci sarebbero stati i margini per un’armistizio tra Russia e Ucraina propedeutico alla fine del conflitto, ma così non è. E Shoigu che invoca ripetutamente le armi nucleari non fa presagire nulla di buono.
Se la Cina ha iniziato a giocare con Putin la carta della mediazione ha fallito prima ancora di cominciare.
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