Ricoverato Raul Casadei, il re del liscio.
Ha dichiarato di non stare male ma di aver obbedito a chi consigliava il ricovero.
La Redazione
Qualche giovane lettore nel leggere quel nome si domanderà chi sia. In effetti Raul Casadei appartiene ad un’altra cultura musicale e forse un altro mondo.
Oggi i nomi in voga sono quelli di San Remo o quelli più gettonati dai dj che dalle discoteche ormai hanno fatto il salto e conquistato platee televisive. Interi canali sono gestiti oggi dai dj.
Raul Casadei nelle balere romagnole. e non solo, era un’autentica divinità. Ha fatto ballare, innamorare, fidanzare e sposare generazioni, ormai praticamente in estinzione. Ma rimane un’eccellenza del suo genere musicale: il liscio. Una musica senza tante pretese, ma meravigliosamente orecchiabile, mai invadente, il classico sottofondo per accompagnare le danze, ma con momenti di espressione molto intensa, di un’allegria dirompente, difficile da imitare.
E da ieri pomeriggio il musicista è ricoverato all’ospedale Bufalini di Cesena per Covid. Affetto da Covid-19. Non è particolarmente grave, ma considerati i suoi 83 anni compiuti a ferragosto scorso i medici, chiamati dalla figlia che aveva notato che la saturazione era bassa, venuti a casa a fargli l’ecografia ai polmoni, preso atto che aveva sviluppato un po’ di polmonite, hanno consigliato il ricovero.
Casadei che sarà invecchiato nel fisico, è inevitabile, ma conserva lo spirito dei tempi migliori, ha commentato: “Sto benino, ma i medici consigliano il ricovero ed io obbedisco”.
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