Roghi nel Paese: tre morti
Due per le ustioni ed uno per un incidente stradale connesso
La redazione
Continuano gli incendi in Italia, soprattutto nelle isole e nel meridione, alimentati e resi più reattivi allo spegnimento dalle temperature africane da record raggiunte al sud del Paese.
Ettari di boschi sono andati distrutti tra Calabria, Sicilia, Sardegna, Campania.
Il bilancio delle vittime, purtroppo cresce.
A Paternò in provincia di Catania un agricoltore è morto schiacciato dal proprio trattore tibaltatosi lungo la strada mentre trainava una botte d’acqua in direzione di un campo in fiamme di proprietà della vittima.
Due le vittime in Calabria dove sull’Aspromonte gli incendi boschivi non accennano a spegnersi. Mario Zavaglia, di 76 anni, è morto nelle campagne di Grotteria (Reggio Calabria). E’ stato sorpreso dal fuoco nella sua proprietà in contrada Scaletta, alle falde dei monti della Limina, dove si era recato per curare l’orto. In pochi minuti le fiamme hanno circondato l’abitazione rurale in cui si era rifugiato, che è crollata senza lasciare scampo all’anziano. Sempre in provincia di Reggio Calabria, a Cardeto, un uomo di 79 anni, Nicola Fortugno, è stato trovato morto per le ustioni causategli dall’incendio scoppiato nella zona.
A Pergusa (Enna) le fiamme hanno minacciato un gruppo di case e due famiglie sono state evacuate.
Quattro ustionati a Vinco, frazione pedemontana di Reggio Calabria, sono attualmente ricoverati in ospedale. Spostandosi in Campania, in località Rotola, nel comune di Ceppaloni, un sessantottenne è stato investito dalle fiamme mentre tentava di spegnerle in un suo podere. E’ ricoverato in codice rosso.
Il quadro più attendibile delle difficoltà del Paese lo fornisce il numero di richieste di intervento dei canadair; 10 dalla Calabria, 9 dalla Sicilia, 4 dalla Sardegna, 4 dalla Basilicata, 2 ciascuna dalla Campania e dal Lazio, una dalla Puglia.
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