Ruby ter, niente proscioglimento anticipato per le olgettine

Sono accusate di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari

La redazione

Respinte dai giudici della settima sezione penale del Tribunale di Milano le istanze delle difese delle olgettine, imputate nel processo Ruby ter con Silvio Berlusconi. Le giovani “intrattenitrici” avevano chiesto l’immediato proscioglimento, prima della fine del dibattimento, dalle accuse di falsa testimonianza.

La richiesta scaturiva dall’ordinanza con cui lo stesso collegio collegio il 3 novembre scorso aveva riconosciuto come “inutilizzabili” i verbali delle deposizioni di 18 giovani, rese nei processi Ruby e Ruby bis. 

Ma il Collegio, tenuto “conto dello stato avanzato, ma non completato dell’istruttoria“, ossia la mancanza del dibattimento, ha ritenuto che “non sussistono i requisiti di evidenza” per applicare l’articolo 129 del codice di procedura penale. Detto articolo sancisce, in presenza di determinate condizioni, l’obbligo di “declaratoria” di immediato proscioglimento, anche prima della fine del processo.

Pertanto i giudici del processo Ruby ter (Tremolada-Gallina-Pucci) hanno respinto le istanze dei legali delle olgettine, che chiedevano l’assoluzione delle loro assistite immediatamente dalle accuse di falsa testimonianza. Il processo va avanti sia per la falsa testimonianza che per la corruzione in atti giudiziari.

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