San Nicola …putiniano?
Su alcune testate giornalistiche l’amico Marcello Veneziani chiedeva se non stiamo sfiorando il ridicolo con questa filosofia anti Putin, fermo restando il diritto di parola di tutti, ma in questo caso sii……
Maria Catalano Fiore
Le foto sono state scattate dal nostro amico Giuseppe Franco. che ringraziamo.
Dopo le note vicende del furto, e repentino ritrovamento, di oggetti che adornavano la statua di San Nicola, co-patrono della città di Bari (con il Vescovo San Sabino, San Spiridione e la Madonna Odegitria) si è cominciato a parlare”… piano piano…terra terra ….sottovoce….sibilando….sotto voce…va scorrendo, va ronzando; nelle orecchie della gente, S’introduce destramente e le teste ed i cervelli fa stordire e fa gonfiar…..la calunnia è un venticello” come nella nota cavatina/ aria dal Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini, della statua esterna sul sagrato di San Nicola, voluta e finanziata da Putin, posta sul piazzale della Basilica nel 2015. come testimonianza del legame del popolo russo a San Nicola.
Sulle pagine de La Repubblica, su intervista ad alcune donne, (che forse sino a quel momento non sapevano neppure chi avesse donato la statua) è partita così una vera crociata per la rimozione dell’opera a causa del suo donatore.
Di rimando uno storico dell’arte: Michele Bacci, afferma che la statua sarebbe un “tentativo di egemonismo culturale” da parte russa. Non condivido.
Dobbiamo “rimuovere”, non abbattere (per non farsi tacciare di cancel – culture), la Statua solo perché donata da Putin? mi sembra assurdo.
Risponde Marcello Veneziani: “Cogliere un nesso tra un Santo tanto venerato, la sua millenaria tradizione e il suo significato per i fedeli, l’elevazione di una statua in sua devozione, e chi ne è stato il donatore, è una meschinità. Si confonde il sacro con il profano, si usa un Santo per colpire un autocrate. Il proverbio di saggezza antica ed elementare – Scherza coi fanti, ma lascia stare i Santi- viene calpestato. Per essere coerenti dovremmo demolire tutte le statue di grandi uomini del passato, elevate nel ventennio, solo perché le ha volute Mussolini? Ma povero san Nicola che è stato nei secoli il ponte greco tra la Russia e l’Occidente, tra Santa Claus e Babbo Natale, tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa, tra Mosca e Bari via Bisanzio. Un santo conteso tra Bari e Venezia, un santo rubato nelle sue reliquie terrene, un Santo venuto dal mare di cui ancora si celebra l’arrivo a Bari. San Nicola ha una identità e una riconoscibilità così forte, così radicata nei secoli a Bari e il altri centri del Sud che è davvero impensabile che qualcuno possa associarlo a Putin o addirittura all’attacco all’Ucraina (in cui peraltro il suo culto è esteso”.
Caro Veneziani con tutto il rispetto, si documenti, di solito lo fa tra San Nicola, Babbo Natale e Santa Claus, non esiste alcun nesso se non nella superstizione basso popolare.
Questo è il cosiddetto politically correct: giudicare il passato con gli occhi del presente. Non si possono cancellare millenarie tradizioni sull’onda dell’insofferenza e del disprezzo. Si colpiscono le stesse popolazioni di devoti che in questo momento si appellano proprio a San Nicola.
Questa isteria, del politically correct, ha assunto aspetti grotteschi in diversi casi e in varie parti del mondo, abbattere la Statua di Cristoforo Colombo perché ha distrutto le popolazioni indigene, poveretto ha solo fatto dei lunghi viaggi in mare, le popolazioni indigene sono state distrutte dall’avidità di altri uomini e dai gesuiti nella loro follia di convertire gli “impuri”.
Il genocidio del Sud da parte di Garibaldi e dei Savoia, le spogliazioni subite da cantieri navali, industrie e disboscamento operato per riscaldare con quel carbone il Nord Italia? Ovviamente, piaccia o no le statue a Garibaldi ed i Savoia sono un’offesa ad una storia raccontata e scritta in modo farlocco per difendere i padroni e azzittire i vinti.
Resta il fatto che a donarla e a certificare il suo rapporto d’amore con i baresi sia quel Putin che si è coperto di crimini di guerra che forse solo Hitler e Stalin emularono. Non desta meravigli, dunque, che per qualcuno, meno intellettuale ma più vero sia un’offesa. E diciamola tutta nell’ortodossia (e Putin è dichiaratamente ortodosso) le statue dei santi e delle divinità è pura blasfemia. Solo l’icona può rappresentare i santi.
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