Sant’Antonio Abate: il castello delle cerimonie confiscato per abusivismo edilizio
La Sonrisa, icona televisiva, rischia di chiudere i battenti mentre decine di sposi vedono svanire il loro sogno di matrimonio da favola.
Rocco Michele Renna
Napoli è sotto shock: il Castello delle Cerimonie, meglio conosciuto come la Sonrisa, ha perso la sua luce. Ciò che era un simbolo di eleganza e splendore, tanto amato dai telespettatori di Real Time, ora è avvolto dall’ombra di un’accusa di abusivismo edilizio che rischia di mettere fine a decenni di gloria.
La Sonrisa, situata nel suggestivo comune di Sant’Antonio Abate, è stata per anni il palcoscenico di matrimoni da sogno, festeggiamenti sontuosi e momenti indimenticabili per centinaia di coppie. Il suo nome è diventato sinonimo di eccellenza nel panorama degli eventi nuziali, attirando l’attenzione di chiunque sognasse un matrimonio da fiaba.
Tuttavia, dietro l’incanto delle cerimonie sfarzose, si nascondeva un’ombra che ora si è fatta implacabile realtà. La famiglia Polese, proprietaria dell’hotel dal lontano 1979, è stata travolta da un’inchiesta giudiziaria che ha portato alla confisca della struttura da parte del comune di Sant’Antonio Abate.
Le accuse di abusivismo edilizio, mosse già nel 2011, hanno finalmente trovato una conclusione nei tribunali, con una sentenza che ha condannato membri della famiglia Polese, compresa Rita Greco, moglie di Antonio Polese, noto come il “Boss delle Cerimonie”, protagonista indiscusso del programma televisivo che ha reso celebre la Sonrisa.
La notizia della confisca ha fatto rapidamente il giro del web, scatenando un’ondata di preoccupazione tra le coppie che avevano già prenotato il loro giorno speciale presso il Castello delle Cerimonie. Decine di matrimoni sono stati disdetti, lasciando un’amara scia di delusione e dispiacere tra gli innamorati che avevano sognato di pronunciare il fatidico “sì” in una cornice da favola.
Ma non sono solo gli sposi a essere colpiti da questa tragedia. I dipendenti dell’hotel, circa 150 tra fissi e stagionali, si ritrovano ora ad affrontare un futuro incerto, temendo per la propria stabilità lavorativa. Riunitisi davanti al Comune di Sant’Antonio Abate, essi chiedono chiarezza e sostegno alle autorità locali, sperando di poter salvaguardare i loro posti di lavoro e preservare un’eccellenza che ha reso orgogliosa l’intera comunità.
Il destino della Sonrisa rimane incerto, mentre il suo futuro è avvolto da una nebbia di incertezza. Ciò che è certo è che il Castello delle Cerimonie ha perso la sua Sonrisa, lasciando un vuoto nel cuore di chiunque abbia sognato di vivere un momento di magia tra le sue mura.
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