Si pentì immediatamente, dimezzata al femminicida la pena
Lo ha stabilito la Corte di Appello di Firenze
La redazione
ll delitto fu consumato il 24 novembre 2018 in un ostello fiorentino. All’origine una lite furibonda tra l’uomo, un 34enne originario del Myanmar, e la compagna, una 21enne cinese, culminata con la morte di lei per soffocamento. L’uomo l’aveva strozzata.
L’uomo non si sottrasse alla cattura. Si rivolse alla reception perché chiamassero le forze dell’orine e attese il loro arrivo piangente (come riferiranno i testimoni) seduto sui primi gradini delle scale.
Circostanze che il gup, in primo grado l’imputato optò per il rito abbreviato, ritenne irrilevanti, tanto da condannare l’uomo a 30 anni di reclusione. Sono stati di diverso avviso i giudici della Corte di Assise di Appello di Firenze, che gli hanno riconosciuto le attenuanti generiche, riducendo la condanna a 16 anni.
La Corte ha invece respinto la richiesta della difesa di riconoscimento anche dell’attenuante della provocazione, per i continui soprusi subiti dalla vittima, che i giudici d’appello ritengono non provati ed asseriti solo dall’imputato.
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