Spiati oppositori e media da governi autoritari

Nell’indagine risultano coinvolti l’Ungheria di Orban ed i Paesi Arabi

La redazione

L’inchiesta è stata particolarmente complessa ed ha interessato 16 testate tra le più qualificate tra cui il Guardian ed il Washington Post.

Il software, venduto dall’israeliana NSO Group e chiamato Pegasus, nato per spiare terroristi e criminali, sarebbe stato usti da governi autoritari per spiare i media, gli oppositori e finanche Premier e Ministri di Paesi stranieri.

Tra i Paesi che ne avrebbero fatto un uso diverso dalla originaria destinazione ci sarebbe l’Ungheria di Victor Orban, che smentisce categoricamente che sia mai stato usato, e gli Emirati Arabi che spiarono i telefonini di persone vicine a Jamal Khashoggi, il reporter saudita del Washington Post ucciso.  

La notizia ha fatto il giro del mondo. Per Ursula von der Leyen, presidente della commissione dell’Unione europea, le risultanze dell’inchiesta, se provate, evidenzierebbero comportamenti inammissibili ed inaccettabili da parte di alcuni governi.

Pegasus è capace di bypassare ogni password, anche le più complicate, lascia pochissime tracce nei telefonini violati ed è in grado di impossessarsi di tutti i contenuti, foto, video, appunti, messaggi e di localizzare con precisione assoluta gli spostamenti dell’utente.

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