Sull’obbligo vaccinale maggioranza frana

La sola ipotesi sollevata da una dichiarazione del Ministro della P.I. spacca la maggioranza.

La redazione

Ricorda tanto un bel libro di Erich Maria Remarque “Nientdi nuovo sul fronte occidentale“. Era prevedibile che una maggioranza che mette insieme dalla Lega a Leu potesse anche solo apparire tale in rare occasioni. La realtà ha superato l’immaginazione e polemiche e divisioni sono il leitmotiv.

Ne abbiamo scritto ieri, quando l’ennesima occasione di divisione non si era ancora manifestata. L’occasione l’ha fornita, involontariamente il Ministro della Pubblica Istruzione, Patrizio Bianchi, che parlando del rientro a scuola in sicurezza ha detto: “Ci troveremo questa settimana col Consiglio dei ministri e la decisione sull’obbligo vaccinale o meno per gli insegnanti andrà presa dall’intero collegio.

La Dad è stata oggettivamente un disastro per i ragazzi, era indispensabile in quel contesto, nulla questi, ma va evitata assolutamente.

Il primo intervento è del segretario Pd Enrico Letta: “Le vaccinazioni sono una priorità assoluta, invitiamo il governo a prendere iniziative stringenti“, gli risponde immediatamente il segretario della Lega Matteo Salvini: “Vaccinare dai 60 in su, da 40 a 59 scelgano, per i giovani non serve. Parlare di obbligo per studenti di 13 o 14 anni o per gli insegnanti non fa parte del mio modo di pensare un paese libero. Entro settembre si stima di arrivare oltre il 90% di copertura volontaria fra gli insegnanti. Che senso ha parlare di obblighi o licenziamenti a scuola?“.  Dalle proposte alle parole pesanti quando non insulti. Letta: “Salvini ride e scherza. Penso che questo atteggiamento sia completamente irresponsabile“. Risposta di Salvini: “Il caldo fa brutti scherzi”.

Roberto Speranza, Ministro della Salute, redarguisce: “Nel dibattito sui vaccini non sono ammissibili ambiguità da parte di nessuna forza politica” .

Matteo Renzi dice la sua: “Dire che non bisogna vaccinarsi sotto i 40 anni è una follia”. Per una volta siamo pienamente d’accordo con le parole del Senatore di Scandicci.

Si registrano sui social manifestazioni tra il folklore e stupidità totale. Dal cancello del campo di concentramento di Auschwitz con su la scritta “Il vaccino rende liberi” al numero marchiato a fuoco sul braccio dei detenuti nei campi di sterminio nazisti equiparato al green pass. Questi capolavori sono ascrivibili ad amministratori locali. Poveri noi.

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